Creative Pebble X Plus recensione – set altoparlanti 2.1 premium per PC, console e mobile con illuminazione RGB

Creative Pebble X Plus recensione: abbiamo avuto l’occasione di testare il top di gamma della linea Pebble di Creative, un set di altoparlanti 2.1 che ben si presta a ogni frangente di utilizzo su PC, console e mobile.

Abbiamo testato il prodotto inviatoci da Creative Technologies per la recensione, e lo abbiamo testato per un paio di settimane in ogni frangente di utilizzo, gaming e multimedia.

Creative Pebble X Plus recensione – introduzione: Caratteristiche, specifiche tecniche, design e unboxing

La linea Creative Pebble si è recentemente espansa con Pebble X e Pebble X Plus. I due nuovi set di altoparlanti per PC desktop alzano l’asticella di qualità e potenza audio e features, con il Plus che offre una configurazione 2.1 invece che 2.0, vale a dire con subwoofer esterno per separare la frequenza LFE.

Come potete vedere dalla comparativa delle specifiche hardware. Creative Pebble X Plus triplica la potenza di picco rispetto al modello che avevamo recensito tempo fa, che già forniva un’audio sorprendente in rapporto alle dimensioni. Questo è possibile grazie a a driver più generosi da 2,75” invece dei 2,25 del Pebble Pro, e a una maggiore amplificazione interna.

Il subwoofer in realtà non fa molta differenza (almeno sulla carta) rispetto al Pebble X, in quanto avviene la separazione dei canali, coi radiatori passivi che vengono rimossi dai satelliti e spostati nell’unità deputata ai bassi. Il risultato è che i due set hanno configurazione dei canali differente ma la stessa potenza RMS.

Il design rimane fedele alla linea Pebble, con altoparlanti ispirati alle sedie futuristiche degli anni ’70 con angolazione a 45 gradi per meglio orientarsi verso l’ascoltatore.

Colpiscono le strisce LED RGB, disposte a pois sui lati dei satelliti, veramente d’effetto. Possono essere accese manualmente tramite l’interruttore sul satellite, che funge anche da selettore per gli effetti preimpostati, o più profondamente dell’app.

A bordo troviamo tutte le connessioni necessarie per connettere qualsiasi fonte audio. Viene mantenuto il set di connettività del Pebble Pro: quindi USB, analogico aux-in, e Bluetooth. In questo modo potremo collegare ogni dispositivo: dai PC, ai Mac, alle console current-gen e last-gen, fino ai dispositivi mobile iOS e Android.

Il cavo aux permette di collegare fonti meno recenti come lettori DVD o console dell’era PS3, PS2 e precedenti. Basta qualche cavo o adattatore per convertire il segnale, o un DAC AMP USB come quelli di Creative, e saremo a posto.

Di seguito il nostro unboxing, con foto del prodotto e tutti i contenuti della confezione.

Ora diamo un’occhiata al design analizzando le varie parti del set 2.1.

Creative Pebble X Plus – test di ascolto: gaming PC, console portatili e fisse e Bluetooth

Dopo aver analizzato la teoria, passiamo alla pratica. Abbiamo messo alla prova Pebble X Plus con la nostra solita routine di test, che spaziano dall’ascolto di musica sia con soluzioni cablate che wireless.

Ci aspettavamo un suono più potente e corposo rispetto a quello del Pebble Pro, data la maggiorazione dei driver, il subwoofer discreto e la potenza RMS massima incrementata. Questa è di 15w nominale e 30W di picco, che aumenta fino a 60w se si collega tramite PD (power delivery) un alimentatore da almeno 30w.

Per assicurarci che la potenza non mancasse, abbiamo collegato un alimentatore Xiaomi da 67W. Quindi abbiamo iniziato i nostri test.

Iniziando dall’ascolto della musica, abbiamo lanciato varie tracce tramite Spotify e uno smartphone con Snapdragon 8 Gen 1. Nonostante questo sia dotato di tutti i codec più avanzati per l’audio hi-res, Pebble X Plus supporta, come tutta la famiglia, solo il codec SBC, il più basilare (e di bassa qualità).

Nonostante ciò, la potenza audio è stata molto buona, così come la separazione degli strumenti, con una stanza di dimensioni medio-piccole che si avvolgeva bene col suono e soprattutto coi bassi.

Per ottenere una qualità maggiore, però, conviene utilizzare una connessione cablata e qui abbiamo due opzioni: USB Audio o aux 3.5 mm. Con la prima soluzione si utilizza il DAC-Amp all’interno delle casse, mentre con la seconda è la fonte a fare da amplificatore.

Abbiamo quindi collegato lo smartphone a un DAC Amp esterno come il Sound Blaster G3, per ottenere la massima potenza amplificata e una fonte audio hi-res.

Con questa soluzione e l’alimentatore PD da 67w, le note assumevano tutt’altra dimensione, con le tracce di Led Zeppelin, Depeche Mode, Sound Garden, Coldplay e Oasis che regalavano grandi soddisfazioni ai nostri ascoltatori scelti per la valutazione.

Così come abbiamo collegato lo smartphone, la stessa soluzione può essere utilizzata per collegare un ROG Ally, uno Steam Deck, o una qualsiasi altra console portatile. I vantaggi sono molteplici: ottenere un audio in uscita più potente grazie all’amplificatore del G3, e utilizzare il mixing tra audio in-game e chat tramite una pratica rotellina.

Alternativamente, invece dell’USB, si può utilizzare il cavo aux da collegare al DAC esterno, che a sua volta va collegato a una fonte di alimentazione. Questo ha senso per non occupare una porta USB-C (che spesso è anche l’unica) e non gravare troppo sulla batteria, potendo nel frattempo collegare l’alimentatore senza dover utilizzare docking station USB.

Nei test gaming, abbiamo giocato con ROG Ally a vari titoli come Overwatch 2, Control Ultimate, GTA V, Cod Modern Warfare 3 e altri, e l’esperienza audio assume tutt’altra dimensione rispetto agli altoparlanti integrati della console.

Dopodiché, abbiamo collegato il Pebble X Plus al PC desktop, utilizzandolo come speaker audio principale. Rispetto a una classica soundbar o a un set 5.1, i vantaggi sono la maggior compattezza e il risparmio di volume sul tavolo, nonché una maggiore separazione dei canali: infatti, potendo allontanare parecchio i satelliti grazie al filo lungo (che però non può essere staccato e quindi sostituito), canale sinistro e destro avvolgono maggiormente.

Il subwoofer si può pizzare dietro lo schermo o sotto la scrivania, tanto i bassi non sono direzionali. Ma occhio che il filo non è lunghissimo e non è sostituibile anche qui.

Se tenete le vostre console come PS5, Switch o Xbox pure sulla scrivania, allora può diventare una soluzione audio multi-purpose da sfruttare anche insieme al PC. Da premettere però che è meglio evitare completamente la connettività Bluetooth per il gaming: tramite il codec SBC le latenze sono troppo alte.

Pebble X Plus può andar bene anche come soluzione per potenziare l’audio della vostra TV da salotto, a patto che non sia davvero enorme e in un salone grande. Fino a TV da 49 pollici a nostro avviso può andar benissimo, ma per schermi da da 55 e oltre, come addirittura il mostruoso 115″ di TCL, meglio optare per una grande soundbar Dolby Atmos, che però stanno su tutt’altra fascia di prezzo.

Creative Pebble X Plus – l’alimentatore esterno è necessario?

Perché offrire la possibilità di aumentare la potenza audio opzionalmente? Innanzitutto, per evitare grovigli di fili per chi vuole un setup pulito e un desktop senza troppo fili. In secondo luogo perché questo set 2.1 è fatto per suonare bene senza alimentazione ausiliaria. In terzo luogo, potrebbe essere anche una scelta commerciale visto che Creative ha lanciato una serie di alimentatori PD che non sono molto economici.

L’audio, però, è sufficientemente potente anche con un singolo cavo USB che veicola sia audio che alimentazione, ma occhio che questo farà scaricare più velocemente il vostro portatile. Collegando l’alimentazione ausiliaria però l’audio diventa molto più potente e a guadagnarne sono soprattutto i bassi. Anche il volume massimo aumenta di conseguenza.

Nei nostri test abbiamo utilizzato sia un alimentatore da 67W che uno da 33W, entrambi oltre le specifiche consigliate (30W) non riscontrando differenze, salvo che quello da 33W scaldava di più, a testimonianza che la potenza veniva effettivamente assorbita a volumi alti.

Creative Pebble X Plus recensione – software

Tramite il software potremo accedere ad alcune funzionalità che non sono disponibili coi tasti fisici. L’app per smartphone iOs e Android Creative App permette di agire su una serie di funzioni come illuminazione RGB e pairing BT, ma per accedere a ogni feature disponibile, dovremo scaricare l’applicazione per Windows. D’altro canto, anche se fruibile su console e vari dispositivi, si tratta di un set di altoparlanti pubblicizzati per PC.

Qui avremo disponibili tutte le tecnologie audio della suite Acoustic Engine, tra cui Surround, Smart Volume, Bass, Dialog+ e Crystal Voice tramite l’app Creative Windows. Si tratta di funzionalità e tecnologie audio di cui abbiamo parlato molte volte nelle nostre recensioni degli altoparlanti Creative come la Sound Blaster Katana SE, e non ci dilungheremo nei dettagli non essendoci nulla di nuovo.

Tuttavia, è bene sapere sono funzionalità irrinunciabili che aumentano la potenza e la qualità dell’audio, separano e frequenze e aumentano il coinvolgimento dell’ascoltatore.

Creative Pebble X Plus recensione – conclusioni

Creative Pebble X Plus è il top di gamma della famiglia Pebble e come ci si aspettava, ha anche il prezzo più alto. Viene proposto a 139 euro ed è il massimo che Creative offre per la configurazione con questo design.

Un prezzo un po’ alto, ma è giustificato dall’esperienza audio che si ottiene: audio potente e cristallino che non distorce mai, nemmeno a volume massimo. Nonostante il subwoofer sia compatto, è capace di muove molta aria e genera più bassi di qualsiasi soundbar compatta: tutt’altra cosa rispetto alla Sound Blaster Creative Stage SE Mini, ma anche alla Creative Stage SE, che avevamo recensito tempo fa.

Collegando un alimentatore adatto si raddoppia la potenza RMS e si ottiene un suono ancora più mordente, e se avete in casa un qualsiasi alimentatore da smartphone da 30w, non vi costerà alcuna spesa ulteriore.

Ci sono però anche dei difetti. I due altoparlanti sono collegati da fili che non possono essere né rimossi, né sostituiti con più lunghi. Potrebbe essere un problema per qualcuno, e un possibile ricettacolo di guasti.

Da questo punto di vista, potreste preferire le soluzioni come il Creative T100, addirittura più potente e altrettanto versatile grazie anche un telecomando incluso, totalmente wireless, o una soundbar come la Stage V2, ora scontata del 50% e con un prezzo d’ingresso inferiore a quello del Pebble X. Se non vi interessa il subwoofer e volete risparmiare, orientatevi sul Pebble X o sul Pebble Pro.

Ci sono certamente altri prodotti validi di altri brand come il Logitech Z625 THX o lo Speedlink Gravity Carbon RGB 2.1 e anche se non sono altrettanto compatti, vale la pena fare check dei loro prezzi prima dell’acquisto. Ma abbiamo testato tanti prodotti Creative, e non siamo mai rimasti delusi, soprattutto per il rapporto prezzo/qualità, e la durata nel tempo.

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Amazing

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Pros

Compatte e potentissime. Il minimal che ci piace.

Tante opzioni di connettività per tanti device, console e PC.

La potenza raddoppia con un semplice alimentatore da smartphone con ricarica rapida.

RGB e software fanno la differenza.

Cons

Cavi che collegano i due altoparlanti fissi e non sostituibili

Prezzo alto, ma conoscendo Creative arriveranno presto forti sconti.

Marco Procida