App Store apre le porte agli emulatori di retroconsole su iPhone e iPad, ma con qualche restrizione

App Store apre le porte agli emulatori di retroconsole su iPhone e iPad, ma con qualche restrizione
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App Store apre le porte agli emulatori di retroconsole su iPhone e iPad. Questo significa che sarà possibile scaricare ed eseguire più facilmente software di emulazione, tra cui gli emulatori di vecchie console per retrogaming come PS1, PS2, SNES o Mega Drive.

Come riportato da The Verge, in un aggiornamento delle linee guida pubblicato alla fine della scorsa settimana, Apple ha confermato che ora consentirà (finora erano vietate a differenza di Android) le app di emulatori di retroconsole, ma ci sono comunque delle restrizioni.

Se Android e il Play Store sono spesso un far west per quanto riguarda l’uso improprio delle app e il facile sbocco nella pirateria, su App Store sarà diverso perché  gli autori delle app sono “responsabili di tutto il software offerto nelle loro app”, e devono “assicurarsi che tale software sia conforme a tutte le leggi applicabili”.

App Store apre le porte agli emulatori di retroconsole su iPhone e iPad, ma con qualche restrizione: cosa significa?

Ma perché questa mossa da parte di Apple solo adesso? In fondo il colosso di Cupertino offre diversi giochi retro sull’App Store e Apple Arcade è una piattaforma aggiuntiva a pagamento che offre un sacco di opzioni in tal senso.

Si pensa che Apple abbia modificato le linee guida della sua policy “in risposta alle crescenti pressioni da parte degli utenti e dei legislatori“, in particolare in Europa e USA.

Questa scelta potrebbe essere dovuta alla volontà di evitare che gli utenti debbano ricorrere al famoso “jailbreak”, la procedura che sblocca i dispositivi Apple per eseguire codice non autorizzato sul device e accedere ai permessi di root, aprendo la strada a possibili minacce anche per la piattaforma stessa e al cheat nel gaming online.

Quindi di certo se Apple ha aperto la strada agli emulatori di retroconsole non è per la pura gioia di preservare i videogiochi o di favorire la pirateria. Infatti, sappiamo che gli emulatori consentono di emulare diverse retroconsole, partendo dall’era 8-bit del NES fino ad arrivare a quella attuale del Nintendo Switch.

Se molti giochi vecchi più di 30 anni sono ormai di pubblico dominio e procurarsi le ROM di quei file non sia illegale, diverso è il discorso per giochi di console più recenti come 3DS, Xbox 360, PS3, Wii U e Switch.

I dispositivi Apple, specialmente quelli recenti con i potenti chip fatti in casa, hanno una potenza di elaborazione tale da eseguire perfettamente gli emulatori di console recenti come Switch Yuzu (appena bloccato da Nintendo) e 3DS Citra, o RPCS3.

Da qui a trasformare un iPhone 15 Pro in una perfetta macchina da retrogame però ce ne vuole. Innanzitutto servono le app – e per quelle ci vorrà qualche mese – e poi passare i file rom da PC ad iPhone potrebbe non essere così intuitivo come siamo abituati a farlo su smartphone e tablet Android.

Qui sotto vediamo un video di ETA Prime per trasformare un iPhone in una console da retrogame, pubblicato precedentemente al cambio di rotta della compagnia sugli emulatori.

A tal proposito, se vi serve un controller per trasformare il vostro iPhone in una console, date un’occhiata al Turtle Beath Atom.

Se cercate un device perfetto per l’emulazione che costi poco, considerate il nuovissimo Lenovo Legion Tab 2nd Gen con chip Snapdragon 8 Gen 1, che emula tutte le retroconsole fino a 3DS e PS2/PSP con aumento di risoluzione.

Oppure – forse anche meglio, fatevi un ROG Ally, Legion GO, MSI Claw o qualsiasi alternativa di Ayaneo che oltre ad avere maggior potenza di calcolo hanno ottimi controller integrati in form factor da console portatile, e girano anche tutti i giochi PC vecchi e nuovi.

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