La notizia del giorno per quel che riguarda il servizio di Game Pass di Microsoft è il sorprendente traguardo del titolo: circa il 70% di coloro che hanno scelto di abbonarsi a uno dei molti servizi di gaming ha scelto di farlo con la proposta della casa di Redmond.
Dunque la compagnia statunitense, almeno in questo ambito, batte di ben più di una misura la sua più grande concorrente Sony.
Fra l’altro, a rendere ancora più interessante questa rivelazione, è il fatto che questa news arriva direttamente da un report di Sony.
Indice
Il report di Sony sugli abbonamenti
Tutto nasce da Sony che ha dovuto confrontarsi con le autorità brasiliane che vigilano sulla legittimità del mercato del paese, in particolare in materia di antitrust. E dopo le più recenti e gargantuesche acquisizioni di studios da parte di Microsoft, gli enti brasiliani hanno voluto chiedere un’opinione anche alla concorrenza. Ecco dunque che entra in gioco Sony e la sua analisi, basata anche sulle opinioni e i dati in possesso di studiosi del settore come Derek Strickland.
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In merito alla multinazionale con sede a Redmond, Sony ha reso noto come Xbox Game Pass possiederebbe a livello globale un enorme segmento di mercato, che oscillerebbe fra il 60% e il 70% del totale degli abbonamenti.
Come accennato sopra, questo numero impressionante avrebbe avuto dei grossi boost dopo le acquisizioni di compagnie come Zenimax e Bethesda, o Activision Blizzard. In totale, Game Pass avrebbe raggiunto la ciclopica cifra di circa 25 milioni di subscriber a gennaio 2022.
Ciò ovviamente è quel che si evince dal report di Sony, che potrebbe avere però in sé imprecisioni o altri elementi fallaci. Comunque, di per sé, al netto di possibili difetti, questo rimane comunque un dato di tutto rispetto.
Ed è un dato che diventa ancora più impressionante se guardiamo al Brasile, paese a cui era appunto indirizzato il report. Secondo Sony, qui fra 70% e 80% degli abbonamenti su PC sarebbero rivolti proprio a Game Pass.
Le conclusioni di Sony
Tutto questo preambolo di Sony, alla fine, ha l’utilità di portare sostegno alla tesi della compagnia nipponica. L’azienda giapponese infatti vuole arrivare a sostenere di fronte alle autorità brasiliane che le offerte come Game Pass sarebbero concorrenza sleale.
A ulteriore sostegno di questa tesi si porta il basso costo del canone mensile di abbonamento al servizio di Microsoft, che attirerebbe un grosso flusso di denaro nelle casse della proprietaria del servizio.
Sony ha inoltre voluto far notare come offerte del calibro di Xbox Game Pass, PC Game Pass e Game Pass Ultimate siano un possibile danno per abbonati e clienti.
Il danno risiederebbe nel fatto che l’offrire videogiochi al day one agli abbonati, sul lungo periodo, potrebbe rivelarsi un problema per l’utenza. Si fa infatti riferimento nella possibilità che questi titoli scompaiano dal catalogo, di fatto finendo per dare al servizio di Microsoft un valore qualitativamente molto inferiore rispetto alle aspettative.
Come che sia, è comunque interessante notare come Sony provi a sfruttare la superiorità di Game Pass (con questo 70% di abbonamenti) rispetto al suo PlayStation Plus, per ottenerne un vantaggio.
A prescindere da questo dato, sarà interessante vedere come continueranno a muoversi le due compagnie, fra titoli di Game Pass e videogiochi di PS Plus.