Lost in the Open Demo: provato il roguelike indie su Steam

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Informazioni sul gioco

Questo è periodo di grandi presentazioni, anche per i videogiochi indie, ed è l’occasione di provare con mano molti di questi titoli: è il caso di Lost in the Open.

In questo caso, fra i tantissimi videogame che sono rientrati nella lista dello Steam Next Fest, abbiamo a che fare con un RPG roguelike incentrato su tattica e strategia, realizzato e pubblicato dallo studio emergente Black Voyage Games.

Ma vediamo i dettagli più succosi della demo che abbiamo provato per voi.

Lost in the Open: un’avventura medievale

Già abbiamo visto, nel corso degli ultimi mesi e anni, un aumento incredibile di videogiochi a tema medioevo (o periodi a questo vicini).

Abbiamo avuto la nota coppia di giochi di Asobo Studio, A Plague Tale: Innocence e Requiem. Ma in questo filone rientrano sicuramente opere come quella perla di Pentiment, così come l’insolito strategico Inkulinati, ma in questa lista potremmo annoverare tantissimi titoli, come il simulatore alchemico Potion Craft.

E poi arriviamo a oggi, a videogame come Lost in the Open, che come abbiamo accennato dal titolo di questo paragrafo rientra appieno in questa categoria di giochi.

Tralasciando per ora la componente di gameplay e visiva, anche solo limitandoci alla trama, con Lost in the Open abbiamo un’opera che pesca a piene mani dall’immaginario del medioevo.

Abbiamo un sovrano, Re Nrvesk, che domina sui suoi possedimenti, Ruedome. E abbiamo però anche un complotto per assassinarlo.
Ecco, noi siamo quel re e, una volta scampati al tentativo di omicidio, ci dileguiamo nella notte insieme a nostri pochi uomini per riuscire a sopravvivere.

Inizia così la nostra fuga, con i criminali sempre alle nostre calcagna. E nel muoverci di radura in radura, di villaggio in villaggio, possiamo incontrare amici e alleati, oppure un posto dove riposarci e riprendere fiato.

Ma possiamo trovare anche banditi, alleati degli assassini, criminali di ogni risma. E perfino alcuni elementi sovrannaturali e fantasy, che aggiungono una vena di mistero a Lost in the Open.

E appunto la domanda è una sola: riusciremo a sopravvivere oppure soccomberemo sotto i fendenti dei nostri nemici?

Caos e scelte: gli elementi roguelike e il gioco di ruolo

Fin da questa demo, di Lost in the Open abbiamo capito come voglia puntare assolutamente sulla casualità, nel senso migliore che possiamo dare a questa espressione.

Come abbiamo già visto ormai in moltissimi titoli, dal già citato Inkulinati fino ad altri titoli che lo ricordano decisamente meno (come per esempio Inscryption), anche nel titolo di Black Voyage Games abbiamo una serie di snodi che rappresentano le tappe del nostro viaggio.

Queste sono totalmente casuali (cambiando di tentativo in tentativo di fuga) e si dividono fra zone sicure, accampamenti nemici ed eventi e imprevisti.

Nel nostro fuggire nella notte, dobbiamo a ogni step scegliere cosa fare, dove dirigerci e quanto rischiare che tutto vada in malora, magari per raggiungere una radura o un mercante, o magari nella speranza di assoldare un nuovo soldato che ci difenda.

Ad aumentare la varietà di gioco e le modalità in cui questo si modifica a ogni tentativo di fuga, abbiamo la componente da gioco di ruolo. Nel caso di accampamenti nemici, per esempio, possiamo scegliere se evitare lo scontro, provare a rubare qualcosa o scontrarci apertamente con i banditi.

Oppure, ci trovassimo di fronte a qualche insolito fungo, potremmo scegliere se provare a mangiarlo (con conseguenze decisamente impreviste).
O, ancora, potremmo dover decidere di salvare o meno qualcuno, pagare riscatti, comprare il silenzio o l’aiuto di qualcuno, acquistare nuove armi o armature, e tantissime altre possibilità.

Gli scontri di Lost in the Open

Altro elemento imprescindibile di Lost in the Open, almeno da quel che abbiamo visto nella demo che era disponibile su Steam, è sicuramente il sistema di combattimento.

Se infatti qualche evento va male, oppure veniamo beccati da una banda di malviventi, o ancora decidiamo di attaccare un accampamento di banditi, l’unica cosa che rimane è appunto lo scontro armato, che si svolge rigorosamente a turni.

Elemento per noi di sicuro successo (e che in parte si lega al ruolare e al decidere come affrontare ogni scontro) è la quantità di possibilità che hanno i nostri personaggi, assieme alla quantità di potenziali nemici che ci si parano davanti.

Che si tratti della nostra banda o di quelle nemiche, così come del nostro stesso re, tutti hanno a loro disposizione armi, armature, bonus e malus specifici, ai quali si associano anche attacchi speciali di vario tipo.

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Tutto questo è influenzato dall’arma che impugniamo, così come da condizioni inflitte dagli avversari, ma anche da situazioni di vantaggio.

Ci sono armi che avvelenano gli avversari, così come ci sono personaggi (come arcieri e i Lone Wolf) che attaccano meglio dalla distanza. Ci sono poi armi che ci consentono di sfondare le armature e le difese nemiche, e allo stesso tempo se abbiamo con noi uno scudo possiamo aumentare la nostra resistenza ai colpi.

Non mancano poi bonus ulteriori per noi e per la nostra squadra (urli di incoraggiamento, boost all’energia, ecc.), oppure, all’opposto, malus da infliggere ai nemici (come attacchi in grado di demoralizzare il nemico).

Infine abbiamo pure finezze come attacchi di opportunità, se magari un nemico fa lo sbaglio di provare a fuggire dandoci le spalle, e appunto ci sono tutte le differenze di danno che possiamo infliggere attaccando un avversario alla schiena.

L’energia e gli spostamenti

Ad aumentare la complessità e la varietà degli scontri abbiamo l’energia, la stamina, che dobbiamo tenere d’occhio, visto che ogni spostamento sulle caselle che compongono la mappa degli scontri ha un suo costo appunto in energia.

Ed energia costa pure ogni attacco e abilità (alcune delle quali pure con un tot di turni di attesa prima di poterle usare nuovamente).

A complicare, ma anche a rendere più avvincente il sistema di combattimento, c’è tutta la serie per esempio di elementi scenografici che ci consentono di aggirare le forze nemiche, oppure di metterci al riparo e nasconderci dalle frecce degli arcieri.

Salire di livello

Come in ogni RPG che si rispetti, anche nella demo di Lost in the Open abbiamo avuto occasione di provare il sistema di avanzamento di livello.

Non è nulla di trascendentale, sia chiaro: si sale di livello, si ottengono punti abilità, si sfruttano questi punti abilità per sbloccare nuovi poteri o attacchi (in base per esempio anche alle inclinazioni di ogni personaggi e al suo armamentario di base).

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I disegni di Lost in the Open

Una delle cose che hanno convinto chi vi scrive a provare il titolo di Black Voyage Games è stato il modo in cui è stato reso visivamente.

Per quel che abbiamo visto e provato, sia chiaro, non gridiamo al miracolo e purtroppo (pensando a molti videogame arrivati prima, come quelli citati in apertura) in qualche caso i disegni in game sanno di già visto.

E però abbiamo notato comunque una direzione artistica personale ed efficace, con i personaggi e i menu bidimensionali e che ricordano vecchi disegni fatti a mano, il che, per chi vi scrive, è quasi sempre un punto a favore.

Lost in the Open: un indie da tenere d’occhio

Non sappiamo, al momento in cui scriviamo queste righe, quando Lost in the Open uscirà, non abbiamo ancora una data di release precisa, eccezion fatta per un generico 2024.

Ciò che sappiamo, però, è che vogliamo assolutamente tenere d’occhio questo roguelike, per vedere cosa ne verrà fuori e quanto sarà godibile e ben fatto il gioco finale, in special modo contando le basi solide da cui partiamo.

I requisiti di sistema quasi nulli

Tra l’altro, vogliamo anche aggiungere quanto abbiamo apprezzato il provare un gioco così ben fatto che sia in grado di girare pressoché su qualunque PC.

Gli unici requisiti infatti che troviamo sulla pagina di Steam dedicata al gioco sono i seguenti, veramente accessibili.

  • Sistema operativo: Windows 10
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Memoria: 3 GB di spazio disponibile

Altre demo dello Steam Next Fest di giugno

Se Lost in the Open vi ha incuriosito, ma volete scoprire il nostro coverage di alcune delle migliori demo dello Steam Next Fest, eccole qua di seguito per voi.

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