Party Animals – Recensione: che la festa abbia inizio (finalmente)!

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Informazioni sul gioco

Erano anni che un piccolo manipolo di aficionados aspettava l’uscita ufficiale di Party Animals, nuovo party game realizzato con Unity, sviluppato da Recreate Games e pubblicato da Source Technology.

Annunciato, mostrato e rilasciato in prova ormai anni addietro, finalmente abbiamo messo le mani su Party Animals per scriverne la nostra recensione. Quindi accompagnateci in questo viaggio fra animaletti pucciosi e armi devastanti.

Di animali e botte

Le modalità e gli scontri di Party Animals

Party Animals, che possiamo giocare nelle sue varianti in multigiocatore locale ma soprattutto in multiplayer online (in crossplay totale fra le varie piattaforme), ci offre diverse modalità per sbizzarrirci, tutte però a tema animali e schiaffi e dropkick.

In quanto party game, ovviamente anche il videogioco di questa recensione non dovrebbe lesinare in quanto a varietà del gameplay e delle proposte della sua utenza, contando che basa tutto il suo essere proprio sul mantenere alta l’attenzione dell’utenza.
Non potendo infatti chiaramente poter contare su di una trama o una sceneggiatura di qualsivoglia tipo, l’esistenza di Party Animals è completamente fondata sul gameplay e su quanto sia variegato.

Intanto, nel titolo di Recreate Games abbiamo a disposizione 3 modalità differenti.

La prima di queste è Last Stand, che di fatto è la modalità incentrata sugli scontri fisici con il resto dei giocatori. In pratica e senza tanti giri di parole, bisogna menarsi, a squadre o tutti contro tutti.

Molto simile è la modalità Arcade, in cui due squadre da 4 utenti se le danno di santa ragione in mappe dedicate, fino al totale annichilimento del gruppo rivale.

Poi abbiamo Team Score: questa è una serie di partite, spesso in parte anche abbastanza differenziate fra di loro, il cui scopo principale è però fare più punti della squadra avversaria (Team Score è infatti necessariamente diviso in due team da 4 gamer ciascuno).

Si va da modalità decisamente più classiche e prevedibili, come partite di pseudocalcio in cui dobbiamo fare gol nella porta avversaria oppure una sorta di football americano, che si alternano ad altre più caratteristiche e ispirate. Stiamo pensando a Trebuchet, in cui dobbiamo catapultare esplosivi sulla base avversaria, e a Fluffy Redemption, in cui invece dobbiamo lanciare a grandissima velocità il treno della nostra squadra, mentre tentiamo di sabotare il treno avversario.

3 modalità sono abbastanza?

Personalmente, per chi scrive, le 3 modalità di gioco presenti in Party Animals potrebbero non essere granché sufficienti sul lungo periodo a reggere l’attenzione del suo pubblico o dei casual gamer.

A peggiorare la situazione ci pensa il fatto che il videogame di base non è gratis, ma nel momento in cui scriviamo viene proposto a 17.99 € su qualunque store in cui sia disponibile (dunque su Microsoft Store, Steam, Xbox).

Per cui, per quanto il titolo possa regalare diverse ore estremamente divertenti in compagnia delle nostre amicizie, queste potrebbero a un certo punto terminare in maniera repentina. A peggiorare poi la questione economica ci pensa anche un altro elemento, ovvero lo shop in game, come citiamo più avanti nella recensione.

Confidiamo certamente che possano esserci potenziali update futuri, ma al momento la situazione è questa.
Certamente aiuta la causa il fatto che fin dal day one Party Animals sia stato reso disponibile su Game Pass. Piccolo inghippo è il fatto che sia fruibile solo tramite console o in cloud, ma non installabile su PC.

Piccoli cuccioli armati

Elemento invece decisamente a favore di Party Animals sono le armi che il gioco ci propone e che ci cala dall’alto durante le partite.
Non sono chissà quante, sia chiaro, ma seppur nel loro numero non eccessivo presentano comunque una discreta varietà.

E però, soprattutto, al di là delle frasi di circostanza del tipo “così possiamo affrontare le partite come preferiamo”, quel che è veramente divertente è vedere cagnolini armati di mazze da baseball che si lanciano addosso a gorilla che sparano con taser e pistole congelanti, mentre gatti corrono qua e là e oche si scagliano sugli avversari a suon di calci volanti.

A queste armi si aggiunge poi la possibilità di lanciare bombe, banane e pesci sui nostri avversari, una volta che noi siamo stati sconfitti.

Lo stile di Party Animals

Se abbiamo accennato a forse una carenza di alcuni elementi di gameplay che a lungo andare potrebbe condurre a un abbandono del gioco da parte della maggior parte della sua utenza, però dall’altra parte ha tutto il lato grafico e visivo a trasformare Party Animals in una piccola sorpresa in grado di attirare una community assai ampia.

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Stilisticamente forse non eccelle per originalità. Non mostra chissà quali guizzi visivi, chissà quali scelte artistiche che potrebbero far gridare al miracolo o al GOTY.

E tuttavia, nella sua semplicità, il titolo pubblicato su PC e Xbox ha deciso di percorrere la via del consegnarci una serie assai vasta di personaggi pucciosi (o dolcissimi, kawaii, carinissimi che dir si voglia). Potrebbe risultare una scelta facile, di sicuro appeal.

Ma bisogna anche essere onesti: nella semplicità e nella facilità di questa scelta, si innesta però anche una realizzazione con i controfiocchi. Il pelo di ogni animaletto protagonista delle nostre scorribande, ogni mazzata, ogni muretto su cui ci schiantiamo, tutto è tangibilissimo e reale.
Con i suoi colori delicati e la dolcezza di alci, lucertole, bovini, maiali e tutte le altre creaturine del videogame, sì, Party Animals è decisamente un party game da provare.

E però, per quel che vale, non ci aspettavamo nulla di meno, dopo tutti gli anni in cui ci hanno fatto attendere per provare in maniera effettiva e ufficiale il gioco.

Tanti personaggi, tante mappe

A rafforzare poi la componente stilistica del titolo, c’è la lunga lista di personaggi fra cui possiamo scegliere al momento dell’avvio di ogni partita. Lo abbiamo già citato più volte, gli animaletti che possiamo selezionare sono decine e tutti estremamente curati, alcuni dei quali sbloccabili accumulando punti e salendo di livello.

Ad accompagnare i personaggi e le varie modalità, abbiamo poi un’altrettanto lunga serie di mappe. Queste sono infatti solo 2 per la modalità Arcade, ma di contro ne abbiamo 9 per Team Score e 9 per Last Stand.

Come detto per quel che riguarda le modalità di gioco, anche per ciò che concerne le arene, come numero sul lungo periodo potrebbero essere un po’ risicate. Tuttavia, come punto di partenza non sono niente male.

La personalizzazione e lo shop – Il lato oscuro di Party Animals

Oltre a poter sbloccare nuovi animali con cui combattere, in game possiamo accumulare biscottini (Cookies) con cui ottenere nuovi costumi e skin per i nostri personaggi.

Accanto ai biscottini, però, ci sono pure i Nemo Bucks, di fatto la valuta di Party Animals acquistabile tramite denaro reale. L’utilizzo di questa valuta, manco a dirlo, è quello di acquistare pack di skin, costumi, ecc. dallo shop ufficiale raggiungibile da menu principale.

Questo specifico elemento, onestamente, visto il costo non bassissimo del videogame (contando le funzionalità poi presenti nel titolo), ci ha fatto storcere il naso: parliamo di una modalità di guadagno per il publisher che ci saremmo aspettati, e avremmo ovviamente accettato e compreso in toto, da parte di un free to play.

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Qualche problema di connessione

Nel provare il videogame, che ci ha connesso a utenti da qualunque piattaforma (PC, Xbox, in cloud tramite Game Pass Ultimate), abbiamo riscontrato diversi problemi di connessione.
In particolare dei rallentamenti o talvolta lag importante, ma pure disconnessioni dalla partita.

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Con una semplice ricerca online, abbiamo pure notato come tali problemi siano parecchio diffusi.
Probabilmente si tratta di problemi relativi ai primi giorni di un videogame totalmente online e multigiocatore come questo, e però hanno ogni tanto portato un po’ di frustrazione ad alternare l’estremo divertimento delle nostre partite.

Party Animals: quindi ne vale la pena?

Per le nostre conclusioni sul titolo di Recreate Games, possiamo dire che può essere un piccolo must have per chi ama i party game, ma pure per chi solitamente non è un grande estimatore del genere, visto lo stile visivo e la facilità di approccio.

Certo è che rimane da capire quanta vita potrà avere e quanto potrà contare su di un futuro di aggiunte e update.
Questo contando anche che tale gioco, a dispetto dello shop in game, ha pure un determinato costo e non viene certamente regalato. Se però siete fra chi possiede un abbonamento a Game Pass Ultimate o su console Microsoft, a questo punto ci azzardiamo a dire che allora dovete necessariamente provarlo.

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Amazing
80100
Pros

Lo stile visivo

Gameplay divertente

Varietà di personaggi, skin e mappe

Cons

Non troppe modalità di gioco

Qualche problema di connessione

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