Sea of Stars: Recensione di un ottimo RPG

Abbiamo avuto modo di giocare alla versione completa di Sea of Stars su Xbox Series X, dopo aver provato la Demo mesi fa, grazie al catalogo di Xbox Game Pass.

Il titolo, che di recente è stato annunciato anche in edizione fisica, ha riscosso un grande successo riuscendo a superare le 100.000 copie vendute al day one.

Questo successo è dovuto a diversi fattori che lo rendono un gioco di qualità, ma se volete conoscere le nostre impressioni vi invitiamo a proseguire la lettura della nostra recensione!

Un gioco di qualità

Sabotage Studio, che fa da editore e sviluppatore, ha fatto un’ottimo lavoro con Sea of Stars, riuscendo a creare un RPG moderno che può soddisfare vecchi e nuovi fan del genere.

Quando abbiamo provato la Demo ci siamo detti soddisfatti, ma quando ci siamo trovati tra le mani il gioco ci siamo resi conto che quelle breve sessioni disponibili non rendevano giustizia all’opera completa, che, pur sapendo di nostalgia, non aveva quel retrogusto stantio che altri RPG moderni ci hanno trasmesso.

Senza problemi possiamo definire Sea of Stars un gioco ottimo, seppur non esente da difetti. Ma andiamo per gradi.

L’inizio dell’avventura

Nato da un progetto Kickstarter, Sea of Stars narra la storia dei Figli del Solstizio, Zale e Valere, rispettivamente portatori del potere del sole e della luna – che possono combinare per dar vita alla Magia dell’Eclissi.

La combinazione dei loro poteri è l’unica forza capace di respingere le mostruose creazioni del malvagio alchimista Fleshmancer, presentato come il principale antagonista della storia.

L’epopea che i nostri eroi dovranno affrontare, insieme al loro fido compagno Garl, inizia con l’addestramento che li condurrà al dominio finale dei loro strabilianti poteri cosmici. Dopo una breve introduzione, e un tutorial purtroppo un po’ troppo tergiversante, il giocatore viene catapultato nel gioco vero e proprio.

Prima di iniziare l’avventura, ci verrà chiesto quale personaggio impersonare tra Zale e Valere. Il primo è un abile spadaccino dalle grandi abilità curative, la seconda è un’agile combattente specializzata nell’attaccare i nemici. La scelta influenzerà su alcuni elementi della trama, di cui non parleremo per evitare spoiler, quindi è consigliato giocarlo almeno due volte per avere un maggior senso di completezza.

Tanto da vedere e da scoprire

Sea of Stars ha una storia ricca di colpi di scena che costellano un’avventura dalla durata stimata di circa 30 ore. La storia non è comunque l’unico elemento su cui focalizzarsi, perché l’esplorazione gioca un ruolo fondamentale nel titolo.

Gli RPG sono strutturati da due elementi principali: i combattimenti a turni e l’esplorazione, cosa che abbiamo puntualizzato anche nella recensione di WrestleQuest. Qui l’esplorazione è gestita con grande maestria.

Rispetto molti altri titoli del genere, come i primi Final Fantasy o Dragon Quest, l’esplorazione ha anche meno paletti.

I nostri protagonisti possono nuotare, scalare, arrampicarsi, saltare o aggrapparsi ai bordi mentre si attraversa liberamente il mondo di gioco, grazie a un sistema di spostamenti basato sull’esperienza che il team di sviluppo ha maturato con i platform. Questo slega il titolo dal classico stile a griglia del genere RPG, ma è una modernizzazione che il genere non rimpiangerà.

Abbiamo molto apprezzato questa dinamica esplorativa perché dona la giocatore la sensazione di poter andare dove si vuole. Inoltre, viaggiare in un mondo artisticamente così bello è ancora più accattivante, soprattutto quando si incontrano personaggi particolarmente ben strutturati.

I personaggi di Sea of Stars

I protagonisti di Sea of Stars viaggeranno per il mondo di gioco facendo la conoscenza di pittoreschi comprimari e affrontando svariati mostri. Tutti stupendi nel design e nella caratterizzazione.

La cura dei PNG, amici o nemici che siano, dimostra la passione del team di sviluppo impressa nel corso della creazione del gioco.

Purtroppo, in un mare di qualità, quelli che meno appaiono caratterizzati sono proprio Zale e Valere. I nostri eroi sono i personaggi più piatti, sia nell’aspetto che nella caratterizzazione e le incredibili capacità di cui dispongono sembrano essere quasi sprecate su di loro.

I poteri che influenzano il mondo di gioco

Nel corso dell’avventura, i nostri protagonisti svilupperanno nuove capacità che gli permetterà di interagire con il mondo circostante.

Per non fare spoiler eviteremo di parlarne nel dettaglio, in modo da lasciarvi il piace della scoperta, ma possiamo dirvi che la loro gestione è ottima. Queste capacità danno vita a una serie di puzzle ambientali molto divertenti da affrontare, che stimolano l’ingegno del giocatore senza però castrare l’appagamento nato dall’esplorazione a causa di meccanismi troppo complessi o inutilmente intricati.

Il mondo di Sea of Stars non è quindi solo bello da vedere, ma anche da esplorare e troviamo difficoltà a ricordarci un RPG moderno che ci abbia dato le stesse sensazioni – anche se abbiamo recensito validi giochi strategici come Shadow Gambit: The Cursed Crew, The Legend of Heroes: Trils into Reverie e Alterium Shift.

Note Negative

Purtroppo, dobbiamo segnalare due note negative che minano il piacere dell’esplorazione di Sea of Stars. Non vogliamo dire che una sia meno grave dell’altra, ma possiamo affermare tranquillamente che una ci ha causato molti più problemi rispetto l’altra.

Il primo problema è legato alla localizzazione: Sea of Stars non presenta la lingua italiana. Non abbiamo avuto problemi a giocare il titolo con in inglese, ma non ci sarebbe dispiaciuto giocarlo diversamente.

Il secondo problema, che ci ha causato molti più problemi, è l’assenza di un diario di gioco. Elemento presente in moltissimi RPG, anche storici, il diario ci indica gli obiettivi da seguire e ci aiuta a ricordare i momenti salienti dell’avventura in corso. La sua assenza implica che il giocatore non possa distrarsi – se ci si dimentica che cosa fare, si è costretti a parlare con tutti i PNG, cercando l’input che riporti alla mente l’obiettivo e la storia che si stava seguendo in quel momento, altrimenti ci si ritrova sperduti in un mondo aperto e vasto non sapendo più dove andare.

È sconsigliato avanzare a tentoni.

Parliamo del gameplay

Dopo aver parlato dell’avventura e dell’esplorazione, passiamo ora all’elemento che più ci ha convinto di Sea of Stars: il Gameplay.

Il sistema di combattimento è tratto dalle opere RPG che abbiamo imparato ad amare, ma si arricchisce con l’aggiunta di nuove meccaniche che completano l’esperienza di gioco. Infatti, pur lottando nell’ormai classico sistema a turni, potremo sia difenderci che creare combo.

Premendo il pulsante dell’azione in sincrono con le animazioni, i nostri protagonisti potranno aumentano i danni inflitti, portando a segno attacchi concatenati e più potenti, e ridurre quelli subiti difendendosi.

Questo si lega allo splendido sistema di controllo dello scontro che ci permette di scegliere tra vari tipi di danni per interrompere i nemici mentre preparano attacchi caricati o incantesimi; il tutto in una rivisitazione in chiave moderna dei giochi di ruolo classici.

Gli scontri

Le battaglie di Sea of Stars, anche quelle che ci sembrano più semplici, non sono da prendere sotto gamba.

I nemici, tutti splendidamente curati nell’aspetto, hanno punti di forza e capacità che sfruttano per rendere ogni scontro ostico. Lanciarsi all’attacco a testa bassa, magari premendo il tasto di azione all’infinito nell’attesa che i mostri di fronte a noi soccombano sotto gli attacchi base, equivale a sconfitta certa.

Bisogna tenere a mente che ogni nemico, oltre a punti di forza, ha anche punti deboli che bisogna sfruttare per ottenere la vittoria. Serve solo un po’ di strategia, che bisogna impiegare anche contro i Boss – tutti ben caratterizzati e davvero difficili da buttare giù.

Ardue battaglie lungo il cammino

Per bilanciare il mondo di gioco, il team di sviluppo ha ben pensato di non riempire le aree esplorabili con incontri casuali, ma piazzare un numero limitato di mostri. Che poi si rimpolpa se lasciamo l’area e torniamo in un secondo momento.

Questo limita il farming, ovvero la spasmodica ricerca di punti esperienza per i membri del party mirata a trasformarli in vere e proprie macchine da guerra. Anche le creature che affrontiamo, sia minion che boss, non offrono molti punti esperienza, e questo non ha mai permesso ai nostri eroi di diventare così forti da non considerare più una minaccia i nemici.

Non ci sentiamo di considerare questa scelta un difetto. La community degli RPG è divisa tra i giocatori che apprezzano questa scelta e chi preferisce accumulare punti. Lasciamo a voi la decisione di valutarla, ma ammettiamo che qualche punto esperienza in più non ci sarebbe dispiaciuto.

Sea of Stars: Recensione – Conclusioni

Sea of Stars è una splendida lettera d’amore ai classici RPG che si presenta moderna ed entusiasmante.

Un gioco di ruolo eccellente, che trae ispirazione dal meglio dei suoi predecessori e cerca di reinventarlo nello stile di Sabotage Studio.

La trama non è del tutto originale, ma ci sono abbastanza colpi di scena nella sua storia per mantenere l’interessante attivo per tutta la durata dell’avventura. Il gioco, inoltre, offre un’ottima curva di difficoltà che permette anche ai giocatori più Hardcore di divertirsi, senza però precludere il titolo ai neofiti.

Consigliamo Sea of Stars a tutti i videogiocatori, amanti del genere e non.

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Amazing

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Pros

Sublime direzione artistica

Stupendo mondo di gioco da esplorare e vivere

Sistema di combattimento profondo e ben strutturato

I Boss e i nemici sono costruiti bene sia nell'aspetto che nelle capacità

Cons

Protagonisti un po' troppo piatti rispetto i comprimari

L'assenza di un diario impone di non distrarsi mai

Emanuele Stavolo