The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom era stato rinviato a marzo 2022, lasciando i fan delusi e arrabbiati. Ora, grazie al produce Eiji Aonuma, sappiamo di più sul perché di quel rinvio.
Il gioco è uscito ormai da più di una settimana e tutti lodano la sua pulizia e come giri perfettamente su un hardware mobile e datato come quello di Nintendo Switch, ma non è un caso.
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Zelda Tears of the Kingdom: ecco perché il lancio è stato rinviato nel 2022
La storia degli ultimi capitoli di The Legend of Zelda è fatta di rinvii e progetti stroncati e snaturati. Impossibile non pensare a Twilight Princess, uscito solo a fine ciclo vitale del Gamecube per fornire un lancio contemporaneo su Wii, e The Legend of Zelda Wii U, presentato all’e3 2011 e poi finito del limbo più assoluto…diventando tutt’altro gioco con, ma uscito solo 6 anni dopo col nome Breath of the Wild.
Tuttavia, potrebbe interessarvi sapere che, stavolta il rinvio ha avuto una ragione importante e corretta nei confronti dei fan.
Il produttore di Zelda Eiji Aonuma ha recentemente parlato al Washington Post (via MyNintendoNews) di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom. Nell’intervista ha rivelato che il gioco sarebbe dovuto uscire l’anno scorso, spiegando anche perché questo non è successo.
In realtà, quando è arrivato il marzo 2022 ed è stato annunciato un rinvio, il gioco era praticamente completo. Tuttavia, Aonuma afferma che il ritardo è dovuto al fatto che “volevamo assicurarsi che tutto il gioco fosse al 100% conforme ai nostri standard“.
Here is the embedded tweet:
Dichiarazioni che fanno onore ad Aonuma e Nintendo, vedendo quanti altri giochi al giorno d’oggi escono sul mercato a 70 euro in uno stato pietoso….
L’ultimo anno è stato speso per rifinire il gioco e per assicurarsi che la “fisica selvaggia del gioco funzionasse“.
Insomma, data l’accoglienza della critica, le analisi tecniche lodevoli e i successi commerciali senza precedenti in Giappone, in UK, in Europa e nel mondo, sembra che l’ulteriore attesa di poco più di 1 anno sia valsa la pena, non credete?