The Last of Us Parte 1: news, trailer, gameplay, prezzo e uscita

TLOU Parte 1
Informazioni sul gioco

Naughty Dog sta per tornare in scena con l’atteso remake della prima grande avventura di The Last of Us. La Parte 2 ha letteralmente stregato il pubblico, delineandosi un’opera di elevata qualità. Portandosi a casa il premio Game of the Year 2020, quest’ultimo quasi ci ha fatto pensare che PlayStation 4 non fosse in realtà una console pronta al pensionamento. Lo stesso era successo con il primo capitolo di questa acclamata saga, uscito nel giugno del 2013, proprio negli ultimi mesi del ciclo di vita di PlayStation 3.

Tuttavia, nonostante le notevoli migliorie qualitative introdotte con The Last of Us Parte 2, molti appassionati continuavano a preferire la narrazione e le emozioni soggettivamente provate con la prima. Naughty Dog ne ha tenuto conto e ha pensato bene di rimboccarsi le maniche per riprogettare ex novo il primogenito della saga.

Le ultime novità su The Last of Us Parte 1

Dopo il primo trailer in cui Sony ha annunciato ad inizio giugno l’arrivo del gioco su PS5, in queste settimane, la casa di Tokyo ne ha pubblicato un altro più approfondito dedicato al remake. Questa volta, hanno sviscerato alcune questioni legate alla produzione, includendo interviste al team di sviluppo e diverse scene in-game.

TLOU Part 1

Sono state date al pubblico conferme in merito alle novità introdotte rispetto al primo titolo, come il miglioramento dell’IA dei nemici, ed un’esperienza di gioco più realistica, grazie alle potenzialità del DualSense e alle caratteristiche tecniche di PS5.

Più di due anni fa, quando stavamo finendo The Last of Us Part II e stavamo lavorando alle scene dei flashback che rievocavano il primo gioco, abbiamo avuto l’idea di rendere The Last of Us al pari, se non migliore del secondo episodio” rivela nel già citato video Neil Druckmann, copresidente Naughty Dog.

Il primo annuncio e i trailer

Se ne era parlato tanto negli ultimi tempi e il pubblico cominciava ormai a fantasticare su un remake di un titolo molto apprezzato, nonché addirittura premiato per ben 256 volte. L’ufficialità è arrivata proprio durante il Summer Games Fest 2022, durante il quale è stato annunciato il remake di The Last of Us, che questa volta include nel titolo: Parte 1.

TLOU Part 1

Si tratta di un remake fedele all’originale, che non apporterà nessuna modifica alla storia né ai copioni dei personaggi. Dunque, non sarà un gioco diverso, ma ne risulta migliorato sotto ogni aspetto, poiché questa volta non si deve far fronte ai “limiti della tecnologia” come afferma Neill Druckmann.

Inoltre, sarà incluso anche il capitolo prequel Left Behind, in cui poter ripercorrere il vissuto di Ellie e della sua migliore amica Riley.

Come si evince dal trailer di lancio, riportato qui sopra, sono state introdotte notevoli migliorie al gioco, le quali però non intaccheranno in alcun modo il valore e la direzione artistica dell’opera originale. È stata ottimizzata la fedeltà visiva, perfezionando la qualità degli asset e il rendering dei protagonisti. Anche l’illuminazione, le ambientazioni e gli scenari risultano più realistici.

Ecco anche l’ultimo filmato di lancio diffuso.

Questo remake si presenta così un prodotto ringiovanito e che offre una stuzzicante esperienza di gioco, più ricca e coinvolgente. Dunque, i fan potranno vivere più intensamente l’esperienza che tanto hanno amato su old-gen. I novizi, invece, avranno modo di approcciarsi a questo pluripremiato titolo senza avere la sensazione che Lore e narrazione sovrastino un gameplay che risultava ormai meno attuale, seppur godibile.

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La trama di The Last of Us Parte 1

Per coloro che si approcciano alla saga per la prima volta, tutto comincia nel 2013. In quell’anno, gli Stati Uniti d’America sono stati colpiti da un’epidemia generata dal fungo Cordyceps, che causa la trasformazione degli esseri umani in creature molto aggressive e pericolose. Joel Miller, suo fratello Tommy e la figlia tredicenne, Sarah, riescono a fuggire dalla loro città, ormai in preda al caos. Durante quella fuga, però, un episodio cambierà per sempre la vita di Joel.

Vent’anni dopo, nel 2033, la civiltà umana è stata decimata dall’infezione. I sopravvissuti risiedono in zone di quarantena sotto stretta sorveglianza, in insediamenti indipendenti o in gruppi nomadi. Nel frattempo, Joel è diventato un contrabbandiere e ha incontrato una ragazzina di nome Ellie.

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Insieme intraprenderanno un lungo viaggio attraverso ciò che resta degli Stati Uniti, nel tentativo di salvare l’umanità e trovare una cura per sconfiggere questa terribile pandemia. Molte persone si metteranno sul loro cammino, senza dimenticare le orde di infetti che minacciano continuamente ogni esplorazione. Chi sarà realmente l’ultimo di noi?

Ebbene, in The Last of Us Parte 1, vivremo – o rivivremo – le avventure di Joel ed Ellie e la maturazione del loro grande legame. Questa volta, però, PlayStation 5, ci consente di apprezzarne i miglioramenti qualitativi, proponendo al pubblico un’IP dotata di maggior coerenza estetico-narrativa, allineandosi allo stile della Parte 2, che tanto ha fatto innamorare il pubblico.

La grafica

Quasi tutte le sequenze cinematiche del titolo originale erano pre-renderizzate, risultando visivamente migliori rispetto ai reali momenti di gioco. Le cutscene mostrate nei trailer, invece, sono catturate in tempo reale, direttamente da PS5.

Alcune scene sembrano esser state prese direttamente da The Last of Us Parte 2. Tuttavia, sono state leggermente variate l’illuminazione e l’ombreggiatura in determinati punti, migliorandone l’impatto visivo.

Inoltre, sappiamo dall’intervista agli sviluppatori che il remake di The Last of Us avrà ben due modalità grafiche: una con 4K nativo a 30 frame al secondo e l’altra in 4K dinamico a 60 fps.

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La mimica dei personaggi

Dai primi trailer mostrati al pubblico, le espressioni dei vari protagonisti in-game e le animazioni di The Last of Us Part 1 risultano a dir poco straordinari.

Considerando i livelli raggiunti dal più recente gioco lanciato sul mercato, possiamo avanzare l’idea che la mimica dei personaggi sia diventata un vero punto di forza e un vanto per Naughty Dog.

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Confronto con le versioni del passato

Nell’ultimo video pubblicato da Sony, Neil Druckmann ha dichiarato che il suo desiderio era proprio quello di creare un remake che riprendesse la visione originale del progetto, ma che allo stesso tempo consentisse di superare i vincoli tecnologici imposti dalla PS3. A giudicare dai confronti tra le cutscene originali e quelle del nuovo titolo, effettivamente, non c’è paragone.

Un altro vantaggio reso possibile con l’hardware della più moderna console PlayStation è la possibilità di mantenere gli stessi modelli 3D, creando anche un continuum tra le fasi di gioco e i filmati. In questo modo, come afferma il direttore creativo, Shaun Escayg, il giocatore rimane “costantemente nel mondo di gioco“.

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Inoltre, come ci fa notare il game director, Matthew Gallant, ora i personaggi non mantengono perennemente la stessa espressione e gli stessi movimenti. Al contrario, “vi sono diversi modi con cui una persona può muoversi nelle ambientazioni”. Le animazioni si adattano al percorso, agli ostacoli che esso presenta e agli individui incontrati.

Sul web cominciano già a circolare delle versioni comparative sulla grafica, confrontando il gioco uscito originariamente su PS3, la remastered del 2014 e i filmati tratti dai trailer del remake che uscirà a breve. Effettivamente, la performance su PS5 lascia senza parole.

Il gameplay

Oltre alle evidenti migliorie grafiche, The Last of Us Parte 1 migliora notevolmente anche dal punto di vista pratico, sfruttando tutte le potenzialità di PS5. Grazie al feedback aptico del controller wireless DualSense, il giocatore potrà padroneggiare in modo sensibilmente diverso ogni singola arma.

Inoltre, i grilletti adattivi ci restituiranno una completa immersione nel combattimento. Il revolver di Joel e l’arco di Ellie prevedono, infatti, una diversa resistenza dinamica dei grilletti adattativi del controller.

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Pad alla mano, il DualSense restituirà al giocatore anche il suono della pioggia che cade, dei passi sulla neve e molto altro ancora. PS5 vanta anche un’unità SSD. Questo consente dei caricamenti più veloci, con la possibilità di riprendere la storia molto rapidamente.

Basandosi sulle novità introdotte a suo tempo con TLOU2, ci si aspetta che questo allineamento tecnologico alla seconda parte rimanga tale anche per gli ambienti di gioco, affinché siano più esplorabili e interattivi. A tal proposito, il team di sviluppo ci ha garantito la presenza di set parzialmente distruttibili e di oggetti movibili.

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L’IA è all’altezza di The Last of Us Parte 2?

TLOU Parte 2 ci ha letteralmente viziati nella sfida con l’IA in-game. Almeno su quest’ultimo punto, Naughty Dog ci tranquillizza: l’intelligenza artificiale sarà al pari, se non migliore della Parte 2.

Secondo il creative director, Neil Druckmann, i combattimenti saranno più avvincenti e meno banali, così come i nostri alleati non saranno mere sagome invisibili agli occhi dei nemici. In questo modo, il movimento e le strategie adottate dagli NPC risulteranno più credibili e realmente vantaggiose.

Anche Mathew Gallant, direttore del progetto, ha garantito che grazie alle migliorie in ambito tecnologico, il motore di intelligenza artificiale risulta “più sofisticato”. “I nemici comunicano tra loro, ti inseguono e ti aggirano” aggiunge Drukmann, rendendo l’esperienza di gioco nettamente più gratificante del capitolo originale.

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Le modalità di gioco

TLOU Parte 1 offrirà all giocatore altre due modalità di gioco: la permadeath mode e la speed run mode. Esattamente come nel secondo capitolo di The Last Of Us, la permadeath mode non perdona errori. In caso di morte, infatti, il giocatore dovrà ricominciare da capo. La ripresa dipenderà da dove si è scelto di far ripartire il gioco: si può ricominciare dall’inizio dell’intera storia, dell’atto o del capitolo.

La seconda modalità, invece, è una sfida a tempo che consente di confrontare i propri risultati con quelli degli altri giocatori. In alto a destra dello schermo, vi è un timer che cronometrerà la durata dell’intera partita.

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I contenuti aggiuntivi

Questo remake includerà un gran numero di oggetti sbloccabili (es. nuovi abiti con cui poter cambiare l’outfit dei protagonisti e la possibilità di personalizzare l’estetica delle armi in dotazione), una nuova modalità di visualizzazione dei modelli poligonali, una nuova funzione di accessibilità che aggiungerà descrizioni audio delle cutscene e una photo mode avanzata.

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L’accessibilità per i videogiocatori

Dopo l’esperienza di The Last of Us Part 2, ritorna una ricetta vincente che a suo tempo era stata molto gradita dal pubblico, ovvero la possibilità di personalizzare le modalità di gioco, rendendo il titolo letteralmente accessibile ad ogni videogiocatore.

Nel secondo capitolo, ad esempio, era possibile personalizzare a piacimento i pulsanti del controller o scegliere nel dettaglio il temperamento dei nemici.

A quanto pare, il remake includerà più di sessanta opzioni di accessibilità, tra le quali il già menzionato supporto completo delle descrizioni audio. L’obiettivo è ridurre al massimo le barriere al pubblico videoludico.

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L’audio 3D

The Last of Us Parte 1 sfrutterà anche la moderna tecnologia audio 3D Tempest di PS5. Il nuovo motore audio potenziato di Naughty Dog restituisce al giocatore paesaggi sonori dettagliati, esplosioni dirompenti e un livello di immersività senza precedenti.

Grazie all’audio 3D, si è in grado di sentire un nemico e prevederne l’aggressione” specifica il game director, Matthew Gallant.

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Il multiplayer su The Last of Us Parte 1

È da tempo che i fan si chiedono che fine abbia fatto il progetto legato alla modalità multiplayer di The Last of Us. In origine, doveva essere un contenuto aggiuntivo al secondo capitolo della saga. Tuttavia, durante il suo sviluppo, Naughty Dog si è resa conto che il loro lavoro stava diventando troppo ambizioso, decidendo così di rimandare la sua uscita.

Dopo anni di silenzio, l’azienda statunitense torna a parlare di Factions 2, il seguito della tanto acclamata esperienza online del franchise. Precisamente, Naughty Dog ci invita a tener d’occhio gli aggiornamenti in merito, twittando una concept art sul futuro gioco.

In quest’ultima si notano due personaggi in primo piano, su una terrazza. Uno di loro ha in mano un fucile di precisione e il suo sguardo è terrorizzato. Probabilmente, non sono più al sicuro in quel luogo. L’altro, invece, ha in mano una bottiglia di molotov e osserva qualcuno o qualcosa più in basso. Sullo sfondo, vi è una città in declino. La nube che si scorge tra i palazzi lascia intendere che ci sia una tempesta o un colosso da affrontare.

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Per saperne di più su Factions 2, dovremo aspettare fino al 2023 e prima di metterci mano, probabilmente, ancor di più. Quel che è certo è che si tratterà di un gioco online stand-alone rispetto alla storia che già conosciamo e in più avremo dei nuovi personaggi. Presumibilmente, vi saranno delle meccaniche survival, con la possibilità per i giocatori di scontrarsi o di collaborare per sopravvivere.

Il doppiaggio si rinnoverà?

Spesso, quando pensiamo ai nostri personaggi preferiti, una delle prime cose che rievochiamo nella nostra mente è una determinata voce che associamo a quel preciso volto. Tale associazione costituisce un fattore talmente importante, che una volta che ha accesso alle porte del nostro cuore, è difficile accettarne eventuali cambiamenti.

Per questi motivi, una delle prime cose che noi di Videogiochitalia ci siamo chiesti – avendo a cuore l’arte di questo importante processo di post-produzione – è se in questo lavoro di svecchiamento del gioco sarebbero cambiate anche le voci dei personaggi ai quali i fan si sono affezionati.

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Fortunatamente, i trailer pervenuti fino ad oggi fanno quasi tirare un sospiro di sollievo. Da essi, infatti, si odono le stesse voci che ci hanno conquistati nei primi due titoli della saga, come quelle di Lorenzo Scattorin per Joel Miller, Gea Riva per Ellie, Claudio Moneta per Bill, Gabriele Marchingiglio per Tommy Miller e, infine, Luca Sandri per David.

Inoltre, sempre dagli stessi filmati, sembrerebbe che il doppiaggio rispetti precisamente la punteggiatura dei dialoghi del primo titolo, rilevandone una miglior pulizia e rifinitura dell’audio. Ciò conferma l’intento del lavoro certosino di Naughty Dog: svecchiare e render più apprezzabile dal pubblico un’opera che ha oggettivamente fatto la storia del videogioco.

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Vi ricordiamo che proprio su questo sito e sul canale YouTube di Videogiochitalia potete trovare anche la nostra rubrica dedicata alle interviste alle varie personalità e ai doppiatori del mondo videoludico. Precisamente, tra i nostri ospiti e tra chi ha prestato la propria voce nella saga di The Last of Us, menzioniamo Gabriele Marchingiglio e Claudio Moneta. Non perdetevele!

Versioni disponibili e prezzo di The Last of Us Parte 1

Al momento dell’annuncio sono state rivelate le seguenti edizioni pre-ordinabili:

  • Standard Edition
  • Digital Deluxe Edition
  • Firefly Edition

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Standard Edition

L’edizione standard comprende sia la classica versione fisica con gioco e custodia sia quella digitale. La prima è disponibile al prezzo di 80,99€, mentre la seconda al prezzo di 79,99€. Entrambe includono la storia completa The Last of Us per PS5 e il capitolo prequel Left Behind.

Digital Deluxe Edition

Questa edizione comprende il gioco in formato digitale e il capitolo prequel Left Behind. Potete pre-ordinarla sul sito ufficiale di PlayStation, al prezzo di 89,99€. Inoltre, comprende una serie di potenziamenti ad accesso anticipato, ovvero:

  • Due potenziamenti abilità
  • Potenziamento pistola/fucile
  • Frecce esplosive
  • Filtro ditherpunk
  • Modalità speedrun
  • Sei skin armi

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Firefly Edition 

Questa edizione include il disco di gioco, una SteelBook in edizione limitata, i fumetti di The Last of Us: American Dreams dal n.1 al n.4 ristampati e con una nuova copertina, insieme ai già menzionati potenziamenti ad accesso anticipato.

Si tratta, però, di esclusiva per gli USA, venduta al prezzo di 100$ e attualmente non è più disponibile. È andata sold-out in soli tre giorni dal suo reveal.

I fan europei lamentano un senso di esclusione, poiché è stata totalmente negata loro la possibilità di preordinare questa edizione. Neil Druckmann con un tweet, cerca di tranquillizzare i fan, dicendo di aver segnalato l’attuale assenza di Firefly Edition, nella speranza che ne arrivano altre anche in Europa e non solo negli Stati Uniti.

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The Last of Us Parte 1 su PC

Sappiamo che è in fase di sviluppo anche una versione per PC di questo remake, ma non sono state comunicate informazioni più dettagliate in merito alla finestra di lancio del gioco.

Su Twitter, Jonathan Benaino, Senior Environment Texture Artist di Naughty Dog, rassicura il pubblico affermando che l’uscita della versione pc non tarderà molto rispetto a quella PS5.

Lo spazio minimo richiesto su PS5

Con l’avvicinarsi della data di uscita, la pagina di PlayStationDirect ci rivela un dettaglio interessante, ovvero l’annuncio dello spazio minimo richiesto per poter installare il gioco su PS5. Si parla di almeno 79GB – peso che potrebbe anche crescere in base agli aggiornamenti successivi.

Dunque, questo remake pesa quasi il doppio delle dimensioni di The Last of Us Remastered per PS4, ovvero 48GB. Ricordiamo che la versione originale di The Last of Us è uscita su PS3 a giugno 2013 ed è stata rimasterizzata per PS4 l’anno successivo.

Data di uscita di The Last of Us Parte 1

Questo remake arriverà sul mercato come esclusiva per PS5 e sarà disponibile il 2 settembre 2022. Tuttavia, da un tweet di PlayStation Game Size – account che gode di ampia affidabilità –  sappiamo, però, che coloro che hanno pre-acquistato la versione digitale del gioco, avranno diritto al preload di The Last of Us Parte 1, a partire dal 26 agosto.

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