Due passi fra i videogiochi indie alla Milan Games Week 2023

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Informazioni sul gioco

La Milan Games Week 2023 è stata il posto ideale dove provare diversi videogiochi in arrivo, come il prossimo capitolo di Prince of Persia e come il ritorno dei punta e clicca di vecchio stampo come Simon the Sorcerer Origins.
Ecco, proprio lì dove abbiamo potuto provare il prequel della saga di Simon the Sorcerer (avendo occasione anche di intervistare chi ha lavorato al gioco), si apriva l’Indie Dungeon della Milan Games Week 2023, interamente dedicata ai videogiochi indie.

Nella sezione dei videogiochi indie della Games Week, abbiamo trovato uno dei punti creativamente più floridi dell’intera fiera. E questa valenza del mercato indie, in passato, l’abbiamo già appurata con molti titoli, come il recente Planet of Lana oppure l’insolito Inkulinati, così come abbiamo già visto come le opere indipendenti siano le migliori per veicolare messaggi legati a tematiche sensibili, come nel caso di poliamore e non monogamie.
Allo stesso modo, lo stesso fervore creativo che abbiamo assaggiato alla Games Week lo avevamo già vissuto nel corso dell’ultima Global Game Jam.

Ma torniamo all’evento milanese: ce n’era davvero per tutti i gusti, a livello di generi, stili visivi, modalità di gioco.
Purtroppo, per motivi di tempo, non abbiamo potuto fermarci a parlare con ogni team di sviluppo, né tanto meno a provare ogni titolo mostrato in fiera.
Eccovi però una selezione di alcuni videogame nei quali siamo incappati con l’aiuto della fortuna, di qualche suggerimento di colleghi che li avevano provati prima di noi, o anche solo perché ci avevano attirato da lontano.

L’Indie Dungeon della Milan Games Week 2023

Erano tantissime le postazioni a disposizione di chiunque, persone del settore videoludico, semplici fan o anche normali passanti che si ritrovavano per caso con pad o mouse e tastiera fra le mani.
Pochi secondi e si entrava in giochi decisamente poco noti, ma spesso con un’anima creativa che difficilmente troviamo nei titoli più blasonati. Pochi minuti di prova ed eravamo pronti a balzare in un mondo totalmente differente.

Ma adesso è davvero giunta l’ora di lasciarvi ai videogame che abbiamo potuto tastare con mano, rigorosamente in ordine alfabetico.

Dino Path Trail

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Void Pointer ci porta, con il suo Dino Path Trail, in un mondo in salsa western in cui però i dinosauri non si sono mai estinti. I pericoli a cui dobbiamo fare attenzione sono tantissimi, per questo gioco dalle dinamiche di survival e roguelike.
Per l’ispirazione, ci racconta il team di Void Pointer, hanno preso spunto da opere come Don’t Starve, così come Hades e altri videogame simili.

Con la sua visuale isometrica tridimensionale e i suoi colori vividi, dobbiamo anche imparare a masterare le sue armi a distanza. Avremo a disposizione, nel corso dell’avventura, diversi poteri sbloccabili, utili per far fronte alle varie mappe (ciascuna caratterizzata da specifici nemici e risorse).

Come in ogni roguelike, comunque, se moriamo ci tocca ricominciare la nostra avventura, non senza che il progredire ci permetta di sbloccare elementi di narrazione.
Una cosa però a cui il team ci ha detto che dovremo fare attenzione è il fatto che non dovremo perderci troppo all’interno di Dino Path Trail, dato che più il tempo scorre e più il gioco diventerà difficile.

Al momento Dino Path Trail non ha ancora una data di uscita, ma potete comunque rimanere aggiornati sullo stato del titolo tramite la sua pagina Steam.

Gambit Shifter

Tra gli altri videogiochi indie della fiera, Volcanite Games ci ha permesso di provare invece il suo Gambit Shifter.
Ispirato agli scacchi, Gambit Shifter è un puzzle game in cui dobbiamo superare moltissime schermate, in diversi mondi di gioco, sfruttando i movimenti delle nostre pedine.

Si parte con un classico pedone degli scacchi, per muoverci sulle tessere che compongono ogni livello.
Scopo delle varie schermate, come negli scacchi, chiaramente è uccidere il re.
Per farlo, la prima mossa a nostra disposizione è trasformare il pedone in altre pedine, muovendolo sulle specifiche caselle che ce lo consentono. In tal modo potremo così usare alfieri, torri, cavalli. Queste avranno magari delle limitazioni rispetto al gioco originale (la torre e l’alfiere per esempio avranno un limite di massimo 3 caselle per spostarsi), ma in tutto e per tutto saranno le mosse che abbiamo conosciuto appunto negli scacchi.

Nei vari mondi (e nei 90 livelli del gioco finale) ci saranno elementi e poteri aggiuntivi: tessere che si muovono in maniera automatica e altre che ci consentiranno invece di teleportarci da una parte all’altra del livello.

Volcanite Games, studio nato a febbraio e composto da 4 persone (un programmer, due designer e un’artista), ha come obiettivo di uscita del gioco febbraio 2024. Chiaramente lo troveremo su Steam (è già disponibile una demo con i primi 18 livelli), ma il team ha in programma anche una release sullo store Android per il mercato mobile, per un prezzo che si attesterà fra i 5 e i 10 euro.

Handmancers

Nel filone dei videogame con elementi “rogue” abbiamo il deck builder con meccaniche roguelite dal titolo di Handmancers.
Come ci racconta l’art director Nicolò Sampietri di NonStudio (qui al suo primo lavoro), Handmancers unisce il genere del dungeon crawling con la costruzione del nostro mazzo di carte.

Particolarità però del mazzo di carte che andiamo a costruire in game, è il fatto che le tre tipologie di carte siano ispirate al classico gioco di carta-forbice-sasso.
Questi tre elementi li ritroviamo appunto come tipi di carte, ciascuno con caratteristiche e poteri propri: per esempio un mazzo basato sulla pietra sarà votato più che altro al contenimento dei danni (quindi come fosse un tank), mentre la “forbice” ci consente di fare danni da taglio e infliggere sanguinamento, non senza però subirne noi stessi le conseguenze.

Se volete giocare a Handmancers, sappiate che la release in early access è prevista su Steam per l’inizio 2024, anche se il team spera in un’uscita anche per il mercato console e mobile.

Monkey Ballin’ Mayhem

Tra i videogiochi indie della Milan Games Week 2023 abbiamo trovato anche l’insolito Monkey Ballin’ Mayhem del team Figadei.
Il videogame, nato durante una jam proprio a tema scimmie, è nato grazie allo sforzo di 8 persone, alcune delle quali si sono trovate perfettamente a loro agio con l’argomento scimmiesco (visto che fra di loro si nascondono pure un etologo e un biologo).

Quando ci è stato descritto, ci hanno parlato di scimmie e gru. Ed effettivamente è ciò di cui si tratta.
Monkey Ballin’ Mayhem è infatti uno strategico a turni, all’interno del quale però selezionamo le mosse che faremo nel turno successivo pescandole (sotto forma di palline) grazie a una scimmia/gru.
Avete presente il gioco della gru/artiglio meccanico che spesso si trova nelle sale giochi (e l’annessa frustrazione)? Ecco, è proprio così che dobbiamo recuperare le sfere che vogliamo, che possono contenere cure, mosse aggiuntive, attacchi specifici, ecc.

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Il pool di sfere è randomico, anche se nel corso della partita possiamo aumentare o diminuire probabilità di uscita di determinati poteri, così come la comparsa di nuovi elementi, ecc.
Randomica, dunque in stile roguelike, è anche la mappa e i vari eventi che possiamo incrociare sul cammino, così come sono casuali i combattimenti.

Ogni run è pensata per durare circa 45 minuti, ma sarà presente un hub per la progressione “totale” in game. Oltre a questo, però, nel progredire nelle run abbiamo a disposizione saltuariamente anche treasure room e shop.

Scopo di Figadei è far uscire Monkey Ballin’ Mayhem in accesso anticipato nella seconda metà del 2024, su Steam ma potenzialmente anche per il mercato mobile. Intanto, però, potete dare un’occhiata alla pagina Itch del gioco (fra l’altro, in passato avevamo parlato ampiamente del fenomeno Itch.io e della sua importanza per il mondo indie).

Monster Chef

Dalle scimmie passiamo ai mostri, con l’insolito Monster Chef. In corso di realizzazione tramite Unity, a partire da gennaio 2023, da parte del team bolognese Studio Pizza (un nome decisamente italiano), il titolo è stato il modo grazie al quale la squadra di developer è risultata fra le vincitrici della Bologna Game Farm.
Con un numero risicato anche in questo caso, come per molti videogiochi indie, di persone al lavoro (per Monster Chef si attesta su 7 membri nel team), Studio Pizza prevede di lanciare il gioco intorno al 2025 su PC (qui trovate il trailer).

Ma vediamo di cosa si tratta: Monster Chef è la storia del piccolo Pranzo, cuoco guerriero di un mondo fantasy, che alterna scampagnate a caccia di mostri alla gestione della sua locanda.
E per questo motivo, il videogame alternerà a sua volta meccaniche da gestionale (quando dobbiamo occuparci del nostro locale), con controllo della clientela e delle sue esigenze, la necessità di fare le pulizie, la coltivazione di spezie nel nostro giardino e altro ancora, ad altre meccaniche roguelike con combattimenti.
In queste fasi ci muoveremo fra più biomi (con specifiche caratteristiche e creature), all’interno dei quali dovremo andare a caccia di nemici e animali che, una volta abbattuti, verranno automaticamente cucinati.

Fatto questo, potremo servire queste prelibatezze alla locanda.
Ci saranno molti piatti a disposizione, con diverse qualità. Per riuscire al meglio nella nostra impresa, in game avremo differenti oggetti e poteri da sfruttare nei combattimenti, come un guanto da cucina in grado di lanciare una spell di fuoco.

OveRRoot

Alla Milan Games Week 2023 abbiamo poi dato un fugace sguardo a OveRRoot, action side-scroller di Hexagony (team di sviluppo di recente formazione e composto da 6 persone nel suo core principale) realizzato in Unreal Engine 5.
Ispirato a opere di tutto rispetto come Hotline Miami Katana ZERO, OveRRoot si presenta nella forma come una sorta di platform a scorrimento laterale dalla struttura assai lineare, ma non mancano segreti e soprattutto non mancano combattimenti e adrenalina.

Il centro infatti dell’esperienza ludica nel titolo di Hexagony è il combattere, il morire, il respawnare in maniera rapidissima, in modo costante e quasi compulsivo.
Lo scopo? Siamo Root, un malware che si ritrova a seguire le ferree indicazioni del nostro user per fare breccia in sistemi informatici nemici.
E però siamo molto di più, siamo anche un avatar che si pone domande su se stesso, si chiede quale sia il proprio vero scopo, in un titolo che vuole alternare ferocia e azione a dialoghi e componente narrativa.

Con un arrivo previsto su Steam nel 2024, a detta del team al lavoro sul titolo, OveRRoot dovrebbe portarci molte ore di gioco.

Spirits of Baciu

Chiudiamo con Spirits of Baciu di Horns Level Up Games, uno dei videogiochi indie punta e clicca presenti alla Milan Games Week 2023 (che, come abbiamo visto, ci ha portato anche il ritorno di Simon the Sorcerer).

Siamo in una foresta misteriosa (Hoia Baciu appunto, versa foresta della Romania), all’interno della quale si risveglia il nostro avatar, una sorta di spirito felino, un gatto, che riceverà un’importantissimo incarico da un gufo oscuro quanto i segreti del bosco in cui girovagheremo.
E fin dall’avvio veniamo gettati in un titolo che sicuramente sembra aver tanto da raccontare, in maniera però spesso velata e criptica.

Come nel caso dei segreti a livello narrativo che può nascondere il gioco, anche sul fronte del gameplay Spirits of Baciu si pone come un punta e clicca abbastanza di vecchio stampo, dunque con pochi aiuti espliciti a chi si addentra tra i suoi alberi.
Spirits of Baciu vuole essere un viaggio ma anche una sfida per chi ci gioca, senza tuttavia divenire frustrante: gli aiuti per esempio ci sono, ma magari bisogna coglierli con attenzione.

Solo così possiamo pensare di riuscire a superare le molte sezioni di puzzle che troviamo in game, puzzle fra i quali ne abbiamo alcuni quasi interamente sonori. E il team di Horns Level Up Games in questo è stato chiaro: dobbiamo aspettarci una difficoltà crescente e che ci metterà parecchio alla prova.
A queste sezioni si alternano poi le meccaniche platform basilari, quelle in sostanza che ci consentono di muoverci negli spazi (e per le quali c’è la possibilità di spostarsi tramite tastiera, e non come nei vecchi punta e clicca, selezionando con il cursore il punto verso cui vogliamo muoverci).

Purtroppo Spirits of Baciu ancora non ha una data ufficiale di uscita, ma sappiamo già che arriverà su Steam e su Itch.io.
Tuttavia su Steam è già disponibile il prologo giocabile gratuitamente, che oltre a fungere da sorta di demo, ci consente in realtà di giocare alle prime ore del titolo. Inoltre il team ci ha confermato che a inizio 2024 riprenderà la campagna Kickstarter del titolo.

Videogiochi indie e mercato: un connubio possibile

Ciò che è chiaro dal (purtroppo) poco tempo passato in compagnia di questi videogiochi piccoli, è quanto possano dare a livello ludico e intrattenitivo, ma anche da un punto di vista emotivo e poetico, in molti casi.
Allo stesso modo, per quanto ci sia chi evidentemente non sa di cosa parla quando dice che in queste fiere ci sono pochi videogame (come fanno notare anche gli amici di Arcadia Café), è stato bello vedere il capannello di persone attorno alle postazioni dell’Indie Dungeon (in qualche caso perfino con la fila per provare alcuni titoli).

E vedendo quanto rigoglioso possa essere, alla base, il mondo dello sviluppo videoludico italiano, e pensando però anche a quanto estremamente di nicchia (se non fatta eccezione per qualche sporadico caso) rimanga economicamente il nostro paese sotto questo punto di vista, ci viene in mente un’ultima riflessione a chiusura di questa carrellata.
Ciò che forse servirebbe sarebbe giusto investire maggiormente in queste realtà, credere di più in questi studi e in queste idee che, come abbiamo visto, esistono e sono pronte a brillare.

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