Se vi state chiedendo cos’è e a cosa serve il Vsync (conosciuto anche come sincronizzazione verticale) nei videogiochi siete nel posto giusto.
In questo articolo vi spiegheremo di cosa si tratta e perché conviene attivarlo, nonostante abbia anche dei difetti.
Indice
Cos’è e a cosa serve il V-sync
Il Vsync, o sincronizzazione verticale, è una tecnologia che sincronizza il framerate dei videogiochi con il refresh-rate del monitor o del televisore.
Framerate e refresh-rate sono infatti parametri diversi. Il primo si misura in FPS (Frames-per-second) mentre il secondo in Hertz (Hz). Il primo riguarda il rendering vero e proprio, mentre il secondo dipende dal pannello che stiamo utilizzando.
Se volete approfondire il framerate, capire di cosa si tratta e seguire i nostri consigli per aumentare le prestazioni dei giochi console e PC, vi consigliamo di leggere un nostro precedente articolo.
A cosa serve il Vsync (sincronizzazione verticale)
Sincronizzare il framerate dei giochi con il refresh-rate del display serve per eliminare potenziali artefatti, come il tearing, il juddering e lo stuttering.
Se le immagini non sono perfettamente sincronizzate possono subentrare dei problemi evidenti. Il gioco potrebbe risultare meno fluido e gratificante alla vista.
Cos’è il tearing
Quando le immagini in ingresso superano la frequenza di aggiornamento massima del nostro display può verificarsi uno strappo molto fastidioso che prende il nome di Tearing.
Appaiono come due immagini che si sovrappongono senza combaciare. Succede perché il nuovo fotogramma in ingresso arriva prima che il precedente sia stato visualizzato correttamente.
Il tearing può verificarsi raramente anche se il framerate è più basso del refresh-rate, solo perché non sono stati sincronizzati i due parametri.
Come funziona il V-sync nei videogiochi
Per spiegare come funziona questa tecnologia dobbiamo prima capire come vengono gestite le immagini dai display e dai dispositivi sorgente, come le nostre console o il nostro PC.
Serve partire dalle basi, quindi mettetevi comodi ma non disperate, in questo articolo semplificheremo ogni concetto ai minimi termini, così che sia comprensibile per chiunque.
Cosa sono Refresh-rate e Framerate
Come detto in precedenza il framerate è la velocità con cui vengono renderizzati i fotogrammi del nostro gioco. Il refresh-rate invece è la velocità con cui il display può visualizzarli. Un monitor o una TV con un refresh-rate di 60Hz può visualizzare al massimo 60 immagini ogni secondo di tempo.
La soglia dei 60Hz è stata decisa agli albori della tecnologia audio-video sulla base delle frequenze nominali delle linee elettriche. 60Hz per i formati NTSC e 50Hz per il formato PAL, quello europeo.
Monitor e TV da gaming: 60Hz vs 120Hz
Con il passare del tempo questo vincolo è decaduto e oggi abbiamo display che possono raggiungere refresh-rate molto più alti dei vetusti 60Hz.
Nel mercato dei televisori si è scelto come riferimento lo standard dei 120Hz (alcuni TV arrivano a 144Hz) , compatibile con le attuali console che ci permettono di giocare fino a 120fps. Nel segmento dei monitor invece non c’è una regola e ci sono modelli che arrivano anche a 240 o 480Hz.
In tutti i casi il V-sync può tornare utile al giocatore che preferisce un’esperienza più fluida e senza artefatti visibili.
V-sync sì o no? Quando attivare la sincronizzazione verticale
Conviene attivare il V-sync ogni volta che il framerate supera il refresh-rate del vostro display. Se per esempio il gioco viene renderizzato a 100fps ma il vostro monitor arriva al massimo a 60Hz, è conveniente attivare la sincronizzazione verticale per evitare il tearing.
Vale stesso principio anche sui pannelli con refresh-rate più alti. Inoltre, anche se il framerate non eccede il refresh-rate, è buona norma tenere attiva questa tecnologia per ottenere una sensazione di fluidità superiore.
Come attivare il Vsync su PC con Nvidia control Panel
Ci sono diversi modi per attivare questa tecnologia. Il più semplice è cercare la voce V-sync nelle impostazioni del gioco, in genere nella sezione video oppure schermo.
Si può attivare anche attraverso una funzione hardware raggiungibile aprendo il pannello di controllo della vostra scheda video Nvidia, AMD o Intel, disponibile di default su ogni PC post installazione dei driver.
Come si disattiva il Vsync su PC
Si può disattivare nelle impostazioni grafiche dei singoli giochi oppure si può forzare la disattivazione nel pannello di controllo della scheda video, lo trovate tra i programmi presenti sul vostro PC dopo aver installato i driver.
Poter disattivare questa tecnologia ha i suoi vantaggi. Perché tra i difetti della sincronizzazione c’è un potenziale aumento delle latenze.
Input lag e stuttering dovuti alla sincronizzazione verticale
Quando attiviamo questa tecnologia stiamo limitando il framerate massimo potenziale e lo vincoliamo agli aggiornamenti del pannello. Se la nostra configurazione può spingersi fino a più di 100 fps e noi attiviamo il Vsync su di un monitor a 60Hz, avremo al massimo 60fps perché il nostro display visualizzerà un fotogramma per ogni refresh.
Ci sarà di conseguenza un aumento delle latenze minime potenziali e il gioco potrebbe risultare più fluido alla vista ma meno reattivo e nel caso in cui il framerate crolli al di sotto dei 60fps potrebbe verificarsi un secondo artefatto chiamato Stuttering.
Cos’è lo stuttering
Si tratta di un singhiozzo evidente dell’immagine che compromette la sensazione di fluidità. Sincronizzando framerate e refresh-rate, l’output dei fotogrammi si vincola all’aggiornamento del display. Se però gli FPS scendono sotto al refresh-rate di riferimento, aumenta il periodo di attesa tra un’immagine e la successiva, con conseguente stuttering.
Come eliminare Tearing e Stuttering con Freesync e VRR
Il metodo migliore per eliminare questi due artefatti è usare un monitor o una TV compatibili con le recenti tecnologie di refresh-rate variabile.
VRR, Freesync e G-sync sono stati pensati proprio per eliminare alla radice il problema. Se volete approfondire l’argomento vi invitiamo a leggere i nostri vari articoli di approfondimento che trovate qui sul portale.
In alternativa potete disattivare il V-sync o attivare una soluzione adattiva.
Come funziona e come si attiva il V-sync adattivo
Dato che questa tecnologia ha un risvolto negativo che può impattare sulle latenze, possiamo ripiegare su alternative attivabili sempre nelle opzioni dei giochi che lo prevedono oppure nei pannelli di controllo delle schede video PC.
Esiste infatti il V-sync adattivo. Il principio di funzionamento è lo stesso, il framerate viene sincronizzato al refresh-rate per eliminare il tearing, ma quando il counter degli FPS scende al di sotto della soglia di riferimento in Hz del pannello, la sincronia tra i due parametri viene disattivata automaticamente per evitare lo stuttering.
Nvidia Fast Sync di cosa si tratta, come funziona, come attivarlo
Non mancano alternative proprietarie, come l’Nvidia Fast Sync. È una tecnologia che ha lo scopo di eliminare il tearing senza però compromettere le latenze. Lavora con dei buffer aggiuntivi per l’output dei fotogrammi e offre ottimi risultati. Tuttavia può manifestarsi un po’ di stuttering in base al singolo gioco.
Per attivare Nvidia Fast Sync basta aprire il pannello di controllo della scheda video e cercare la voce specifica. Si tratta di una valida soluzione soprattutto se abbinata a Nvidia Reflex (qui un approfondimento mirato) ma non equivalente all’utilizzo di un display con refresh-rate variabile.
Come si attiva il Vsync su PlayStation 5, Xbox Series X e Xbox Series S
Non è possibile attivare o disattivare questa funzione su console, salvo sia il gioco a prevederlo con un’opzione specifica.
Nella quasi totalità dei casi su PlayStation, Xbox e anche Nintendo Switch, sono gli sviluppatori che decidono se sincronizzare o meno il framerate, limitandolo e ottimizzandolo a soglie specifiche, spesso i 30 o i 60fps.
Il motivo per cui succede l’ha spiegato uno degli ex direttori tecnici di Activion che abbiamo intervistato per voi in questo precedente articolo.
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