Vi state chiedendo come scegliere la miglior TV per PlayStation 5 e Xbox Series X/S? State cercando una guida definitiva sull’argomento? Se avete risposto affermativamente a queste due domande, siete nel posto giusto.
Noi di Videogiochitalia.it siamo qui oggi per aiutarvi. In questo articolo completo ed esaustivo, semplifichiamo per voi tutti gli elementi da prendere in considerazione.
Indice
Pollici e risoluzione: come scegliere le dimensioni del televisore
Molti utenti credono che la dimensione del pannello sia relativa e che si tratti solo di una questione di spazio. In realtà esistono una serie di calcoli matematici che bisognerebbe considerare prima di scegliere la grandezza del nostro nuovo televisore.
Sono tre gli elementi rilevanti: la risoluzione, la distanza da cui giochiamo e infine appunto la dimensione in pollici.
Tuttavia considerato l’anacronismo insito nell’acquisto di un pannello FullHD (ormai vetusto), prenderemo in considerazione solo i modelli UltraHD 4K.
A che distanza bisogna mettere il televisore?
Per questioni commerciali non esistono televisori UHD sotto i 40 pollici. Se non disponete dunque di abbastanza spazio vi converrebbe orientarvi verso un monitor. Attenzione però! Anche nel caso di camere o salotti di medie dimensioni, vi sono alcune criticità da prendere in considerazione.
I televisori 4K che vanno dai 40 ai 48 pollici sono molto più difficili da piazzare. Perché se troppo vicino rischiamo di compromettere il comfort visivo, se troppo lontano verrà meno la percezione della risoluzione.
Converrebbe orientarsi a prescindere sui 55 pollici a salire, che però occupano molto più spazio e tendono ad avere prezzi più alti.
Il nostro consiglio dunque si lega alle vostre specifiche esigenze. La risoluzione non è certo l’unico fattore determinante. Se viene meno la percezione del 4K restano all’attivo tutti gli altri miglioramenti dovuti all’evoluzione dell’elettronica.
Tuttavia per poter scegliere senza preoccupazioni, conviene seguire una guida specifica che trovate proprio qui sulle pagine di Videogiochitalia.it.
Refresh-rate: Meglio 60 o 120Hz?
I televisori UHD 4K oggi in commercio si differenziano in pannelli a 60Hz e pannelli a 120Hz. Le due console di nuova generazione sono state progettate per adattarsi in entrambi i casi.
Ciò nonostante i 120Hz hanno diversi vantaggi impliciti. Possono ridurre notevolmente le latenze e ci permettono di attivare le modalità ad alto frame-rate nei giochi che le prevedono.
Se siamo dunque interessati a sfruttare questo tipo di opzioni, conviene accertarsi che il pannello sia a 120Hz nativi e controllare successivamente anche il tipo di interfaccia, ovvero l’ingresso HDMI del nostro televisore. Non esiste una sola versione, in quanto l’evoluzione coinvolge tutti gli elementi elettronici (compresi i cavi), e ogni versione differisce per specifiche e potenzialità.
Meglio HDMI 2.0 o HDMI 2.1? Che differenze ci sono?
Le HDMI attualmente più diffuse sono la 2.0 e la 2.1. Dal punto di vista tecnico le differenze riguardano la velocità di trasferimento dati (18Gbps per la 2.0 e 48Gbps per la 2.1) e i requisiti di certificazione.
Purtroppo nel mercato attuale regna il caos per quanto riguarda le certificazioni HDMI 2.1. Alcune funzioni che rientrano nei requisiti sono attivabili anche sulla versione 2.0 e i produttori hardware non sempre rispettano le linee guida sulle interfacce.
In linea generica però possiamo distinguere quali standard sono supportati dalle due versioni. Con l’HDMI 2.0 possiamo gestire segnali a 1080p fino a 120Hz, 1440p fino a 120Hz e 4K fino a 60Hz. L’HDMI 2.1 sale invece a 8K a 60Hz e 4K a 120Hz.
Per questo alcuni televisori dotati di ingressi 2.0 permettono di giocare a 120Hz semplicemente riducendo la risoluzione di output nelle impostazioni console. Tuttavia le TV con HDMI 2.0 sono quasi sempre display a 60Hz. Questo perché i modelli a 120Hz tendono ormai a implementare almeno un ingresso di tipo 2.1, anche sulle fasce intermedie.
Ps5 e Xbox Series X: a cosa serve HDMI 2.1? È indispensabile?
Non è indispensabile ma è sempre consigliabile. Le due console next gen sono perfettamente compatibili con HDMI 2.1. Acquistare un televisore dotato di questa interfaccia è quindi un vantaggio tangibile.
Solo con HDMI 2.1 possiamo attivare tutte le funzioni extra delle next gen senza alcun compromesso. Per esempio nel caso di PlayStation 5, su HDMI 2.0 non è possibile attivare il VRR. Le console Xbox invece vincolano l’output dell’HDR allo standard UHD 4K, di conseguenza su HDMI 2.0 e nel caso di display a 120Hz, l’utente deve scegliere tra il giocare a 120fps con una risoluzione più bassa e senza alta gamma dinamica, oppure a 60Hz con però l’HDR10 (o il dolby vision) attivo.
A fronte di tutti questi potenziali imprevisti e dato il mercato attuale dei televisori, è sempre conveniente orientarsi verso i modelli dotati di HDMI 2.1 con tutte le varie certificazioni.
Freesync e VRR: cosa sono? Come funzionano?
Esiste un ultimo elemento da prendere in considerazione quando si parla di refresh-rate, ovvero l’aggiornamento variabile.
Non si lega nello specifico all’interfaccia, si tratta più che altro di una compatibilità presente o assente, sia fronte display che fronte sorgente. È quindi attivabile sia con HDMI 2.0 che con HDMI 2.1, ma il televisore e la console devono prevedere questa possibilità.
Esistono diverse tecnologie di aggiornamento variabile, le più famose sono G-sync, Freesync e VRR. La compatibilità con una di esse non implica la compatibilità anche con le altre. Nel caso delle console Xbox possiamo usare il Freesync di AMD (attivabile anche su display compatibili a 60Hz) e il VRR dell’HDMI forum (sui pannelli 120Hz che offrono doppia compatibilità, l’utente Microsoft può scegliere quale tecnologia adoperare). La console Sony invece prevede l’attivazione del solo VRR e si vincola anche all’interfaccia HDMI 2.1.
Il refresh-rate variabile non è indispensabile, perché su console gli sviluppatori puntano quasi sempre a render target con soglie fisse. Resta tuttavia un extra che se presente non può far altro che migliorare l’esperienza di gioco.
Ergo se vi interessa comprenderne la funzione e l’importanza, vi invitiamo a leggere un nostro approfondimento mirato per quanto riguarda Ps5 e un nostro approfondimento generico.
Meglio una TV 8K oppure una 4K?
Come scritto in un paragrafo precedente, le due console next gen dispongono di interfaccia HDMI 2.1, situazione che le rende compatibili con la risoluzione 8K sino a 60Hz.
Ma vale la pena orientarsi su pannelli di questo tipo? Assolutamente no. Non esiste ragione per acquistare i televisori 8K attualmente in commercio.
È vero che Ps5 e Xbox ci consentono di selezionare questa risoluzione in output, ma nessun gioco sarà mai in grado di sfruttarla. Ci sarà sempre un processo di upscaling hardware.
Inoltre per la questione delle distanze che abbiamo analizzato in precedenza, i televisori con una risoluzione così alta sono difficilissimi da piazzare. I pollici intermedi perdono di significato e solo i modelli di grandi dimensioni possono garantire il giusto comfort visivo senza perdita di percezione.
In ultimo, non esistendo ancora sorgenti in 8K significative, non ha senso investire soldi in una tecnologia appena nata e con ampio margine di miglioramento.
Input lag e tempo di risposta: Come si fa a conoscerli?
Input lag e tempo di risposta sono due misurazioni che spaventano molto i videogiocatori, perché possono compromettere la reattività. Purtroppo nessuna delle due viene dichiarata nelle specifiche tecniche dei televisori.
Quindi come si può fare? Innanzitutto bisogna mettere a fuoco che si tratta di due elementi distinti leggendo articoli esplicativi, come il nostro qui su Videogiochitalia. A seguire l’unico modo per informarsi è leggere i test mirati dei siti specializzati in questo tipo di misurazioni o cercare il modello che ci interessa su database che riportano questo tipo di dati.
ALLM (Auto Low Latency Mode) cos’è e come funziona?
Trattasi di una modalità pensata esclusivamente per i videogiocatori.
Se la TV riconosce in ingresso una console da gioco, si attiva automaticamente l’ALLM. In questo modo viene garantito il minor input lag possibile, senza l’intervento dell’utente che può comunque disattivarla a suo piacimento.
Nel caso il televisore non sia compatibile con l’ALLM, non è un problema. Basterà attivare manualmente la modalità gioco nelle impostazioni del pannello, un’opzione presente ormai da anni su quasi ogni modello in circolazione.
Che differenze ci sono tra i pannelli? Quale conviene scegliere?
Esistono quattro diversi tipi di pannelli: IPS, VA, TN e OLED. Nei primi tre casi sono sempre degli LCD (schermi a cristalli liquidi) con retroilluminazione di tipo LED, mentre nell’ultimo si tratta di una tecnologia diversa, basata su diodi organici auto emittenti.
Ci sono delle differenze sostanziali a seconda della tipologia, ma non sono poi così rilevanti ai fini dell’articolo di oggi. Perché non riguardano nello specifico le console next gen, sono indice solo di vantaggi e svantaggi generici che quasi sempre variano poi da modello a modello.
Se vi interessa approfondire l’argomento vi consigliamo quindi di leggere un nostro articolo dedicato.
Sono meglio i TV QLED o i TV OLED?
I televisori in commercio si affidano ovviamente a queste tipologie di pannelli, alcuni adoperano dei VA, altri degli IPS e ultimamente si stanno diffondendo a macchia d’olio i TV OLED. I TN sono ormai esclusi a causa delle loro pessime caratteristiche.
Ciò nonostante l’elettronica coinvolta è molto complessa e in grado di scavalcare i limiti e le caratteristiche dei vari pannelli. Basti pensare a soluzioni come i QLED (Quantum Dot) di Samsung o i Nanocell di LG, che abbinati allo spegnimento a zone dei LED a seconda dell’immagine (Local dimming), possono raggiungere risultati sorprendenti, nonché variabili sempre a seconda del modello o della fascia di prezzo in cui vengono venduti.
Quindi siccome la tipologia di pannello e l’elettronica incidono più che altro sulla qualità delle immagini, conviene semplicemente leggere recensioni dettagliate dei singoli televisori.
HDR: di che si tratta? Come funziona?
HDR è acronimo di High Dynamic Range e non rappresenta solo la possibilità di visualizzare immagini con una luminosità massima molto più alta rispetto al passato. Si tratta di una serie di standard che coinvolgono anche il volume dei colori e le possibili sfumature all’interno di una gamma molto più ampia.
Esistono svariati tipi di HDR, il più diffuso viene indicato con la sigla HDR10 ed è quello compatibile sia con PlayStation 5 che Xbox Series X e S.
Tutti i televisori UHD 4K certificati HDR permettono di attivarlo e i risultati variano da modello a modello, suddivisi come al solito anche per fasce di prezzo. I televisori enthusiast garantiscono una resa in HDR di gran lunga superiore a quelli più economici, tuttavia esistono degli elementi ben più importanti delle semplici specifiche.
HgiG e Tone Mapping: come calibrare l’HDR nei videogiochi?
I videogiochi sono sorgenti particolari. Un HDR applicato male potrebbe compromettere la visualizzazione di elementi fondamentali.
Facciamo un esempio diretto con un gioco di guida. Il giocatore entra in una galleria con la sua vettura e non sa cosa lo attende alla fine del tunnel, riesce solo a intravedere la luce del sole che arriva dall’esterno.
Se questa luce viene gestita male dal pannello, rischia di bruciare i dettagli visibili e il giocatore non sarà in grado di distinguere il pericoloso tornante che lo attende.
Interviene la mappatura dei toni in HDR, chiamata in gergo tecnico Tone mapping. Se i toni vengono gestiti nel modo giusto il giocatore riuscirà a intravedere la curva subito dopo il tunnel, in caso contrario andrà a sbattere.
Ecco perché il tone mapping è ancora più importante della luminosità di picco, del volume dei colori o della profondità del nero. I videogiochi non sono film o serie TV, sono un medium interattivo. Ergo i dettagli, che siano nelle zone più scure o in quelle più chiare, devono sempre essere visibili.
Purtroppo non esiste alcun modo per accertarsi della bontà del tone mapping dei vari televisori. Nemmeno chi si occupa di recensioni tende a prendere in considerazione questo elemento. L’unico modo è provare con mano.
In alternativa si può controllare la compatibilità del TV con il formato HgiG (acronimo di HDR Gaming Interest Group). Trattasi di una soluzione sviluppata dai produttori console in collaborazione con le grandi aziende di elettronica. Se il pannello prevede questa opzione, l’HDR si potrà calibrare direttamente dalle impostazioni della nostra Ps5 o del nostro Xbox.
Meglio HDR10 o Dolby Vision?
I possessori di console Microsoft possono scegliere di attivare Dolby Vision sui televisori compatibili.
Trattasi di un altro standard che a differenza di HDR10 si basa su metadati dinamici. Senza ubriacarci con nozioni tecniche ridondanti, basti sapere che non sarà più necessario attivare il tone mapping del televisore o HgiG, in quanto Dolby Vision viene gestito in modo differente dal televisore stesso.
Purtroppo è molto meno diffuso di HDR10, nonostante abbia caratteristiche superiori. Circostanze dovute al fatto che è uno standard che prevede una licenza d’uso da parte dei produttori.
Come si attiva Dolby Vision su Xbox series X e S?
Per poter attivare questa variante dell’HDR occorre innanzitutto disporre di un televisore compatibile con questo formato e si devono mettere in conto potenziali compromessi.
Salvo su alcuni modelli di fascia alta, come gli OLED di LG che sono stati aggiornati di recente, Dolby Vision non si può attivare se abbiamo impostato i 120Hz e il refresh-rate variabile.
Bisogna quindi disattivare queste due funzioni (riportando la console a 60Hz) per poter poi attivare Vision nei videogiochi compatibili, che al momento sono ancora pochi.
Tuttavia non è una regola universale. I grandi produttori di TV stanno distribuendo i primi aggiornamenti e lo spettro delle varie compatibilità potrebbe cambiare da singolo modello a singolo modello.
Se volete approfondire l’argomento eccovi una guida dedicata all’attivazione di Dolby vision sulle console Xbox.
Migliori TV da Gaming del 2022
LG OLED Serie C2
Per quanto riguarda la fascia alta dei TV da gaming, l’LG OLED C2 svetta incontrastato. Offre tutte le funzioni necessarie per sfruttare al meglio le console di nuova generazione. Si sposa particolarmente bene con Xbox Series X, data la compatibilità con Dolby Vision a 120Hz con Freesync Premium. Input lag sui 10ms e più di 700nits in HDR chiudono un quadro tecnico davvero encomiabile.
LG OLED G2
Un televisore top di gamma con pochi eguali. Se il modello C2 rappresenta il miglior compromesso, il G2 è destinato a chi vuole il massimo. Pannello EVO EX, 120Hz nativi, 4xHDMI 2.1, 5ms di input lag (inferiore a quello di molti monitor da gaming) e 1100nits di picco in HDR.
LG OLED Serie B2
Altro LG, altro OLED. Per chi volesse risparmiare qualcosa il B2 rappresenta una valida alternativa al C2. Pur non trattandosi di un pannello OLED EVO, le funzioni restano e gli aggiornamenti recenti non mancano. Scendere ulteriormente sul modello A2 invece non conviene, in quanto si tratta di un pannello a 60Hz.
LG Nanocell Nano80
Gli OLED sono sicuramente i migliori prodotti attualmente sul mercato, tuttavia il loro costo è ancora piuttosto alto. Chi ha un budget ridotto ma vuole comunque dare fiducia a LG, può orientarsi verso la serie Nanocell. Più nello specifico il nuovo Nano80 offre tutte le funzioni indispensabili al Gaming ad alti livelli, ma anche i modelli precedenti, come il Nano866, sono in grado di soddisfare le esigenze dei videogiocatori.
Samsung QN95B
Nonostante i passi avanti fatti dalla tecnologia, gli OLED ancora soffrono di problemi di burn-in. Trattasi di circostanze ormai rarissime, ma se tra voi c’è chi non vuole assolutamente correre il rischio, la migliore alternativa LCD risiede nel Samsung QN95B. Anche in questo caso abbiamo HDMI 2.1, 4K a 120Hz, Freesync, input lag di 6ms e addirittura 1900 nits in HDR. Manca la compatibilità con Dolby Vision. Permette l’utilizzo di Xbox Game Pass via app.
Samsung QLED Q70A
Alternativa economica di Samsung è invece la serie Q70A. Stesse funzioni gaming dei modelli superiori ma una qualità generale più bassa. Le rinunce si ripercuotono in prevalenza sull’HDR, con una luminosità massima di circa 600 nits.
Samsung AU7170
Vi piace Samsung ma avete un budget molto limitato? Accettando gli ovvi compromessi, per voi c’è la serie AU7170. Tra gli elementi positivi un input lag di 10ms e un contrasto nativo di 5000:1, garantito dal pannello VA. Le criticità risiedono invece nella mancanza di HDMI 2.1 e in un picco di luminosità HDR che fatica a superare i 300nits.
Sony X90J
Nella fascia media di mercato domina il modello Sony X90J. Dolby Vision, HDR10, 4K a 120Hz via HDMI 2.1, circa 800 nits, sono i lati positivi di un pannello che mostra il fianco solo quando si tratta di attivare il Variable refresh-rate, che salvo aggiornamenti futuri al momento non offre la stessa stabilità dei TV concorrenti. Trattasi tuttavia di un pannello perfetto per PlayStation 5. Sony sta pensando di implementare funzione specifiche per l’utilizzo con la sua console.
Sony XH90
Chi apprezza l’elettronica di Sony ma non può permettersi il modello X90J, può ripiegare sul più economico XH90. “Ready for PlayStation 5” è il motto commerciale che ha accompagnato la sua distribuzione.
Sony X95K
Alzando il budget ci si può portare a casa il più recente Sony X95K. Un mini-led come il già citato Samsung QN95B, con caratteristiche simile seppur non identiche. Non dispone del Quantum Dot, ma la grande S ha adottato una sua tecnologia (Triluminos) che svolge di fatto lo stesso ruolo. 1400 nits di picco, 120Hz nativi e 10ms di input lag.
Philips OLED 856
Una valida alternativa alle marche più blasonate è la serie OLED 856 di Philips. Compatibile con tutti i migliori formati HDR offre anche la particolare funzione Ambilight che grazie a dei LED posti nella parte posteriore del televisore, aumenta il coinvolgimento sensoriale grazie a dei giochi di luce sincronizzati alle immagini.
Hisense AE7000F
In ultimo il televisore per chi si accontenta. Ben distante dai livelli di notorietà e affidabilità dei modelli succitati, l’Hisense AE7000F ha comunque un buon rapporto prestazioni per prezzo. Un input lag sui 20ms lo rende imperfetto ma comunque valido per giocare ai titoli single player. Ovviamente prendetelo in considerazione solo se non avete modo di orientarvi verso gli altri prodotti che abbiamo elencato.