Come scegliere il miglior monitor per PlayStation 5 e Xbox Series X/S

monitor playstation 5 e xbox
Informazioni sul gioco

Le console di nuova generazione sono finalmente arrivate sul mercato. Molti utenti stanno quindi pensando di cambiare monitor per sfruttare al meglio le caratteristiche dei nuovi hardware. Come scegliere dunque il giusto monitor per PlayStation 5 e Xbox Series X|S?

Noi di videogiochitalia.it cercheremo di spiegarvi, nel modo più chiaro possibile, quali elementi vanno presi in considerazione nel momento in cui si sceglie un pannello adatto alle nuove console. In questa guida definitiva troverete anche una lista di migliori monitor dell’anno corrente.

Pollici e risoluzione: come scegliere le dimensioni del Monitor

Le dimensioni del pannello sono un elemento che si lega alla risoluzione in pixels e alla distanza dall’osservatore.

I monitor sono pensati per l’uso su scrivania, per questo i pollici più diffusi sono quelli che vanno dai 21 ai 27 pollici.

Non mancano modelli alternativi, come alcuni che arrivano anche a 55 pollici. Se però state cercando schermi di grandi dimensioni vi conviene orientarvi sui televisori. Eccovi una guida all’acquisto che si concentra sui modelli adatti alle console next gen.

monitor pollici e risoluzione

Meglio monitor da 27 o 32 pollici?

Esistono misurazioni matematiche che regolano il posizionamento degli schermi, se volete approfondire l’argomento vi consigliamo di leggere un nostro articolo che entra nel merito della questione.

Appurato però l’utilizzo su scrivania, abbiamo ampio margine per sistemare senza compromessi monitor di 24, 27 o anche 32 pollici.

In caso di utilizzo con il PC le linee guida consigliano il FullHD sui 24 pollici, il QHD sui 27 e il 4K sui 32.

Tuttavia parliamo di console e dobbiamo fare i conti con potenziali problemi di compatibilità.

Posso collegare Ps5 e Xbox Series X a un monitor 21:9 WQHD?

Dobbiamo subito scartare i formati non canonici. Pannelli in 21:9, che offrono risoluzioni come il 3440*1440 o 2560*1080, non sono compatibili con le console.

Collegando la nostra next gen a un monitor di questo tipo, il risultato sarà pessimo. Nel migliore dei casi avremo due bande nere ai lati dell’immagine, nel peggiore un’immagine schiacciata ai bordi.

Di conseguenza è indispensabile orientarsi verso standard di risoluzione con rapporto d’aspetto di 16:9. I tre formati principali sono il FullHD, il QHD e l’UHD 4K. Anche in questo caso però esistono delle criticità.

Meglio monitor 1440p o 4K?

Le console Sony e Microsoft si comportano in modo diverso a seconda della risoluzione del pannello.

Il vecchio FullHD è ormai anacronistico. Non ha senso orientarsi su monitor di questo tipo, perché il rapporto tra il prezzo e le prestazioni non è più così conveniente. Restano i pannelli QHD e 4K, non senza complicanze.

Posso collegare PlayStation 5 o Xbox Series X a un monitor QHD?

PlayStation 5 non è compatibile con lo standard intermedio di 2560*1440p. Quindi vanno esclusi a prescindere tutti i monitor di questo tipo, salvo alcune eccezioni che vedremo a breve.

Xbox series X e Xbox series S sono invece compatibili con questa risoluzione. Ciò nonostante hanno una gestione degli output molto particolare, che si vincola agli standard di riferimento e che elimina l’HDR quando non viene consentito il formato UltraHD.

Esistono però delle soluzioni alternative, monitor 2K o FullHD dotati di downscaler. Sono rari e si tratta di una caratteristica che non viene sempre dichiarata dai produttori.

monitor 4k ultrahd

Cosa sono i monitor con Downscaler?

Questi modelli particolari vengono prodotti per abbracciare anche il settore console, seppur pensati per dare il meglio con i PC. Collegando una Ps5 o un Xbox a un monitor dotato di downscaler, si avrà modo di attivare il 4K anche su di un pannello che non raggiunge questa risoluzione. Tra questi citiamo il modello LG 32ML600-B che abbiamo recensito qui su Videogiochitalia.it.

Trattandosi però di una questione complessa e siccome le due next gen hanno una gestione diversa delle compatibilità, vi consigliamo di approfondire l’argomento leggendo due nostri articoli dedicati.

Uno che analizza nello specifico il comportamento di Ps5 su risoluzioni non standard come il QHD, l’altro che vi spiega come gestire nel miglior modo possibile i vincoli di output delle console Xbox.

Se invece non siete interessati a tutte queste variabili, vi conviene tagliare la testa al toro orientandovi su di un monitor UltraHD 4K.

Sarà la soluzione più semplice, nonché ottimale in relazione all’utilizzo con le console, salvo il caso in cui abbiate esigenze particolari come per esempio poter giocare a 120Hz.

downscaler monitor

Meglio monitor a 60Hz o 120Hz?

I monitor da gaming in commercio non prevedono le console come sorgente primaria, si sviluppano ed evolvono attorno alle potenzialità aperte di un PC.

Abbiamo tanti pannelli a 144Hz, altrettanti a 60Hz, alcuni anche a 75, 240 o 360Hz. Le console sono compatibili solo con due formati precisi: i 60 e i 120Hz. In genere tutti i monitor con un refresh-rate superiore ai 120Hz, sono compatibili con questo standard e con quello canonico di 60. Per poter scegliere quale soglia adottare con le next gen, è però indispensabile controllare il tipo di interfaccia e la sua versione.

A differenza dei PC che si possono collegare allo schermo con tanti diversi cavi, tra cui l’ormai molto diffuso display port, le console fanno affidamento solo sull’HDMI.

monitor 60hz 144hz

Differenze tra HDMI

Sul fronte dei televisori le HDMI attualmente più diffuse sono la 2.0 e la 2.1. Si tratta della stessa interfaccia ma con caratteristiche e potenzialità diverse.

Solo con la versione 2.1 si possono gestire segnali a 120Hz con una risoluzione di 3840*2160. L’HDMI 2.0 permette questo refresh-rate solo con un output in 1080p oppure in 1440p. Mentre in caso di UHD 4K l’aggiornamento massimo sono i canonici 60Hz.

Di conseguenza è possibile giocare a 120Hz in entrambi i casi, ammesso che il monitor sia compatibile, ma nel caso di versione 2.0 dobbiamo per forza impostare una risoluzione più bassa.

Il principio è lo stesso quando parliamo di monitor, la differenza sta nell’offerta di mercato. Al momento il settore TV offre svariati modelli dotati di HDMI 2.1 anche su fasce di prezzo accessibili, vedi l’LG Nano866 che abbiamo recensito (in quanto perfetto per l’utilizzo con console next gen).

Al contrario il mercato dei monitor ha privilegiato il displayport 1.4, che si adatta perfettamente alle GPU PC di ultima generazione, mentre per quanto riguarda l’HDMI si tratta quasi sempre di versione 2.0.

I pannelli dotati di interfaccia 2.1 sono ancora pochi e sono molto costosi.

L’HDMI 2.1 è indispensabile con le console next gen?

Nonostante la penuria e il prezzo dei monitor con HDMI 2.1, è solo per mezzo di quest’interfaccia che si possono attivare tutti i vantaggi delle nuove console senza compromessi.

Tuttavia la sua reale utilità varia anche a seconda della console in uso e in relazione all’ottimizzazione dei giochi. I titoli a 120fps (che richiedono quindi alto refresh-rate) sono decisamente pochi e in tutti i casi riducono notevolmente la risoluzione di rendering portandola anche sui 1080p.

Di conseguenza anche un HDMI 2.0 potrebbe bastare per godere al meglio dei nuovi hardware. Basta cambiare modalità a seconda del gioco, modificando la risoluzione di output di volta in volta.

Ci sono però alcune criticità da prendere in considerazione, ovvero il modo in cui le next gen gestiscono i vari standard e di cui abbiamo parlato in un paragrafo precedente.

PlayStation 5 per esempio non è compatibile con la risoluzione di 1440p e ci obbliga a scegliere tra 1080p e 4K, situazione che può generare alcuni artefatti in determinati giochi.

Le due console Microsoft invece hanno problemi con la gestione dell’HDR fuori dallo standard UltraHD. Ergo pur essendo compatibili con il 1440p, in caso di HDMI 2.0 non mancheranno dei significativi compromessi.

A fronte dei suddetti problemi, allo stato attuale conviene orientarsi su display 4K con HDMI 2.0, rinunciando ai 120Hz. In alternativa si può cercare un monitor con downscaler, cambiando modalità di visualizzazione di volta in volta, a seconda del singolo gioco.

Quando giochiamo a un titolo che prevede una modalità ad alto frame-rate, abbassiamo la risoluzione di output a 1080p su Ps5 e 1440p su Xbox, attiviamo i 120Hz e ci godiamo la minor latenza rinunciando alla qualità visiva.

Tutto cambia nel caso di monitor con HDMI 2.1. Se però cercate un prodotto di questo tipo vi conviene rimandare l’acquisto in attesa di pannelli più economici, oppure dirottare la vostra attenzione sul settore dei televisori.

monitor hdmi 2.1

Freesync e GSync: cosa sono?

Quando parliamo di refresh-rate non possiamo escludere anche le tecnologie di aggiornamento variabile. Il loro scopo è quello di sincronizzare le immagini in uscita dalla console con il refresh del pannello, onde evitare il generarsi di artefatti come il tearing o lo stuttering con quei giochi che non mantengono un frame-rate stabile.

Sono tecnologie che non si legano nello specifico all’interfaccia. Si possono attivare su tutti i monitor compatibili anche se dotati di HDMI 2.0.

I due standard più diffusi sono il G-sync e il Freesync. Tuttavia dobbiamo subito escludere il primo, in quanto attivabile solo su PC e con schede video Nvidia. Solo il freesync è gestibile dalle console ma non da tutte.

Refresh-rate variabile su console next-gen

Le tecnologie descritte nel paragrafo precedente, sono nate sui monitor per PC e solo a seguire sono arrivate anche sui televisori via HDMI, con le diciture VRR e Freesync Premium.

Le console Microsoft sono state le prime a implementarle e si possono attivare nelle impostazioni di tutte le Xbox della famiglia One e Series. Al contrario PlayStation 5 è stata aggiornata solo di recente. Per capire come attivare questa funzione sulla console Sony vi invitiamo a leggere la nostra guida.

Di fatto il refresh-rate variabile non è poi così importante su console, perché i giochi vengono ottimizzati in relazione a un ben preciso render target che implica anche un frame-rate prestabilito. Ciò nonostante non mancano titoli che presentano problemi di stabilità e che possono trarre vantaggio dalla suddetta tecnologia. Ergo dotarsi a prescindere di un monitor compatibile potrebbe rivelarsi la scelta vincente sul lungo periodo, anche nel caso di Ps5.

Se vi interessa approfondire questa funzione, vi invitiamo a leggere un nostro approfondimento mirato.

Tempi di risposta, più basso è meglio?

Un elemento di primaria importanza per i videogiocatori è la latenza. Il pannello dev’essere il più reattivo possibile.

Esistono due diverse problematiche con i monitor LCD e OLED: l’input lag e il tempo di risposta. Il primo non viene mai dichiarato dai produttori. Per conoscerlo occorre visitare database o siti specializzati in questo tipo di misurazioni.

Il tempo di risposta invece è diventato un elemento di marketing nel settore del gaming. Viene dichiarato addirittura nella descrizione del pannello, ma non sempre riveste un ruolo di primaria importanza.
Ovviamente un TDR più basso elimina artefatti come il ghosting, ma non esclude la presenta di un input lag invasivo.

La cosa migliore da fare è orientarsi verso schermi con almeno 4ms di tempo di risposta e poi cercare test mirati sulla latenza effettiva. Ciò nonostante va detto che i monitor pensati con il fine ultimo del gaming, tendono tutti a presentare il minor ritardo possibile.
L’importante è non farsi incantare dai numeri. Esistono diversi tipi di pannelli, alcuni garantiscono tempi di risposta più bassi, ma lo fanno sacrificando la qualità dell’immagine.

Monitor IPS o VA? Quale conviene scegliere?

I pannelli presenti sui monitor e sui televisori si suddividono in tre categorie principali: IPS, VA e OLED. Nel mondo dei monitor però gli OLED faticano ad affermarsi, vuoi per il costo delle tecnologie coinvolte. I modelli disponibili sono pochi e tendenzialmente fuori budget per un videogiocatore.

Esiste infine una quarta alternativa, i TN. Sono i migliori se si tratta di tempi di risposta del pixel ma mostrano il fianco a tutti gli altri parametri, come copertura dei colori, contrasto e angoli di visione. Per questo sono considerati ormai vetusti e a parità di prezzo si possono acquistare display con una qualità complessiva superiore.

La scelta ricade quindi sui pannelli IPS o VA. In entrambi i casi la tecnologia ha raggiunto risultati soddisfacenti e se vi interessa comprendere i vantaggi e gli svantaggi di queste due categorie primarie, vi invitiamo a leggere un nostro articolo che entra nel merito della questione.

High Dynamic Range: funziona anche sui monitor?

L’HDR è una delle più importanti novità introdotte nell’elettronica audio video. Apripista sono stati i televisori UHD ma con il passare del tempo sempre più monitor hanno deciso di abbracciare questa tecnologia.

Si tratta di un netto miglioramento in termini di copertura dei colori, luminanza massima e potenziali sfumature. Il confronto con il vecchio SDR è impietoso, soprattutto se il pannello dispone di ottime caratteristiche.

Purtroppo però, il settore dei monitor da gaming non brilla certo per capacità in HDR. Anche i migliori schermi tendono a presentare evidenti limitazioni o veri e propri problemi di gestione dei toni. Gli unici a garantire risultati in linea con gli standard di riferimento, sono quei pochi modelli dal costo ancora proibitivo.

L’alta gamma dinamica resta un punto fermo per sfruttare al massimo le console next-gen, ma i compromessi vanno messi in conto.

Certificazione VESA: di che si tratta?

Il mondo dell’alta gamma dinamica è un guazzabuglio di standard e di specifiche diverse. Il compratore si trova spesso in difficoltà quando deve acquistare un pannello HDR, perché le specifiche su carta non sempre bastano a delineare le potenziali prestazioni.

In aiuto dei clienti arriva la certificazione VESA. Si tratta di un set di standard specifici per i monitor compatibili con l’HDR, tuttavia non obbligatori per i produttori.

Di conseguenza quando cerchiamo un monitor High dynamic range, possiamo trovare tra le sue caratteristiche una voce particolare, dove il produttore dichiara di aver ottenuto la certificazione HDR400, HDR600, HDR1000 o HDR1400.

Ogni singolo step contempla dei requisiti che si possono leggere sul sito ufficiale VESA. Tuttavia, come detto in precedenza, sono moltissimi i modelli che non offrono alcuna certificazione. In tal caso il produttore si limita a segnalare la compatibilità con l’HDR e per scoprire gli effettivi risultati occorre consultare siti o database che si occupano di questo tipo di misurazioni.

Migliori monitor per PlayStation 5 e Xbox series X e S del 2022

Dopo aver analizzato con cura tutti i fattori precedenti, ecco una lista aggiornata per aiutarvi a scegliere il miglior monitor per Playstation 5 e Xbox Series X|S.

BenQ MOBIUZ EX3210U

Il primo monitor della nostra lista è un BenQ del 2022, pensato per dare il massimo con le console next gen. L’interfaccia HDMI 2.1 garantisce piena compatibilità con tutte le funzione di Xbox series X/S e PlayStation 5.  Si può quindi giocare in 4K a 120Hz (il display arriva a un massimo di 144Hz) con VRR attivo e HDR, quest’ultimo certificato VESA HDR600. Il pannello è di tipo IPS e si assesta a 1ms di tempo di risposta.

Sony INZONE M9

Sony ha deciso di entrare a gamba tesa nel settore dei monitor da Gaming. L’ha fatto con la nuova serie INZONE e tra i vari modelli spicca l’M9. Un pannello 4K a 144Hz, con HDMI 2.1, VRR e tutto ciò che serve per ottenere il massimo da PlayStation 5 e anche Xbox Series X/S. Il costo non è però alla portata di tutti ma viene giustificato dalle specifiche tecniche.

Sony INZONE M9 gaming monitor

LG UltraGear 32GQ950

La serie Ultragear di LG è una delle più apprezzate in ambito gaming. I modelli 2022 fanno un ulteriore passo avanti in termini qualitativi, introducendo tra le specifiche anche l’interfaccia HDMI 2.1 che lo li rende pienamente compatibili con le console next gen. Il modello 32GQ950 rappresenta forse il miglior compromesso. Pannello 4K a 144Hz, Freesync e VRR, IPS con 1ms di tempo di risposta e la certificazione VESA HDR1000. Non per tutte le tasche, ma sicuramente uno dei migliori monitor in commercio nel 2022.

Gigabyte M28U Gaming Monitor

State cercando il meglio che il mercato abbia da offrire e non vi spaventa il prezzo? Gigabyte mette a vostra disposizione tutto quel che vi serve nel modello M28U. Si tratta di un pannello da 28 pollici, di tipo IPS con risoluzione UHD 4K e refresh-rate sino a 144Hz (120Hz con le console). Dotato di interfaccia HDMI 2.1 si sposa perfettamente con tutte le console next gen. 1Ms di tempo di risposta e la certificazione VESA HDR400 chiudono il quadro tecnico.

ASUS ROG Swift PG43UQ DSC

Se state cercando un monitor di maggiori dimensioni, questo Asus arriva a 43 pollici e gode di certificazione VESA HDR1000, che lo rende di fatto uno dei pochissimi monitor in commercio a gestire dignitosamente l’alta gamma dinamica. Manca di HDMI 2.1, quindi nonostante i 120Hz nativi del pannello, per poterli attivare occorre abbassare la risoluzione di output delle due console, portandola a 1080p su Ps5 e a 1440p su Xbox series X e S.

ASUS ROG STRIX XG43UQ

Sempre Asus, sempre 43 pollici di diagonale, ma questa volta con HDMI 2.1. Il modello XG43UQ non chiederà alcun compromesso di risoluzione per poter sfruttare al massimo refresh-rate le vostre nuove console. Le specifiche tecniche sono invece le stesse del suo fratellino minore, quindi abbiamo di nuovo una certificazione HDR1000, un display UHD 4K a 144Hz e 1ms di tempo di risposta. Nota dolente? Il prezzo.

LG 27GN950-B

Nonostante l’HDMI 2.0 il modello LG 27GN950 è uno dei monitor migliori da 27 pollici in commercio. Certificato HDR600 e costruito attorno a un pannello Nano IPS a 3840*2160 fino a 144Hz (solo via displayport).

LG 32UN650

Per una soluzione più classica, ovvero 4K a 60Hz con Freesync e HDR600, esiste il modello LG da 32 pollici UN650. Si tratta di un buon pannello IPS, con un tempo di risposta di 5ms in GtG ma che mostra il fianco a una gestione dei toni in HDR particolarmente critica. Prendetelo in considerazione solo se l’alta gamma dinamica non rientra tra le vostre priorità.

LG 32UL500

In termini di HDR il modello 32UL500 se la cava decisamente meglio, nonostante manchi la certificazione VESA. Complice il pannello di tipo VA che offre una maggiore profondità dei neri e una miglior resa generale rispetto al modello precedente, a un prezzo addirittura più basso. Non mancano la risoluzione 4K a 60Hz con freesync esteso che copre dai 40 ai 60fps. Perfetto quindi per una console.

LG 32ML600

Per chi non vuole spendere molti soldi e si accontenta di poco, LG ha prodotto un monitor molto particolare, si tratta del modello 32ML600. Un 32 pollici con pannello IPS e risoluzione FullHD a 60Hz. Pur trattandosi di una griglia con soli 1920*1080 pixels, l’elettronica include un downscaler che rende il pannello compatibile con le sorgenti in 4K. Di fatto è quindi il modello più economico sul mercato in grado di abbracciare le necessità delle console next gen. Se volete saperne di più eccovi la nostra recensione.

lg monitor playstation 5 xbox

Samsung Odyssey G7

Anche Samsung ha dalla sua un modello in grado di accontentare gli utenti console. Il G7 è il fiore all’occhiello di questa serie da gaming. Con risoluzione QHD e HDMI 2.0 va incontro ai soliti compromessi quando si vuole giocare a 120Hz, ma essendo dotato di downscaler non implica la perdita di HDR nel caso delle console Xbox, purché sia spuntata la voce consenti 4K nelle impostazioni di sistema.

Samsung Odyssey G5

Il fratellino minore del G7 si comporta allo stesso modo. Costa di meno, ma offre le stesse prestazioni e gli stessi vincoli di interfaccia. Anche in questo caso segnaliamo la presenza di downscaler.

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MSI Optix MAG272QR

Chiude la lista tutta la serie MSI MAG. Abbiamo selezionato nello specifico il modello 272QR, ma si tratta di un set di monitor pensati per abbracciare le necessità degli utenti PC e di quelli console. Il pannello VA, i 165Hz, il Freesync e 1ms di tempo di risposta, lo rendono adatto per quei giocatori che vogliono poter giocare a 120fps con i giochi compatibili, pur con alcuni compromessi legati all’HDMI 2.0.

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