Quest’oggi vi proponiamo la recensione della soundbar da gaming Creative Sound Blaster Katana SE, la prima della nota linea Katana dell’azienda a non includere un subwoofer esterno.
Annunciata qualche tempo fa, abbiamo avuto occasione di testare per qualche settimana un sample gentilmente fornitoci da Creative.
Indice
Creative Sound Blaster Katana SE recensione: introduzione e specifiche hardware
Creative da tempo si è specializzata in soundbar e ne realizza per ogni scopo, tasca e ambito. Vi abbiamo parlato della compatta Creative Stage SE, che aveva prestazioni sorprendenti nonostante le sue dimensioni compatte.
Ma la linea Katana è di tutt’altro livello e potenza. Pensata per l’utilizzo con PC desktop o posizionata sotto una TV per le console, è una soundbar profondamente ingegnerizzata per il gaming, come del resto le sue sorella della linea Katana.
La desinenza SE, sta però a indicare (come ci ha abituato il produttore) un prodotto ridimensionato, privato di qualche componente o funzione, che permette un prezzo più contenuto.
Avevamo provato tempo fa la Katana V2x e ne eravamo rimasti piacevolmente colpiti. Ma perderà qualcosa in spinta sonora questa variante priva del subwoofer esterno? Scopritelo insieme a noi nella nostra recensione.
Packaging, qualità costruttiva, driver, illuminazione RGB e dimensioni
La confezione della Katana SE è abbastanza compatta. Infatti, una volta aperta, si fatica quasi a tirar fuori dalla scatola. Tutto è impacchettato bene e impilato. Tirata fuori la soundbar, si percepisce immediatamente la qualità per il peso della stessa.
I materiali sono di qualità e sembrano solidi, ben collaudati per sopportare le intense vibrazioni che producono i suoi quattro driver: 2 x driver mid-range da 109 mm 2 x tweeter da 54 mm.
Sul frontale abbiamo una griglia a copertura dei driver e sulla parte superiore una finitura lucida. La parte superiore ospita anche i comandi per accensione/spegnimento, volume, fonte di ingresso, modalità di equalizzazione e SXFI, la tecnologia proprietaria di Creative per l’audio olografico.
Questi tasti sono in gomma e temiamo per la durata, e sfortunatamente sono poco visibili al buio, e anche non illuminati. Nella parte frontale al centro c’è un display funzionale e l’ingresso per le cuffie.
Sul retro abbiamo tutte le porte I/O per ogni tipo di connettività che si possa desiderare.
L’illuminazione RGB è garantita da delle strisce che sono posizionate sul fondo della soundbar, e si possono attivare diversi effetti e impostare qualsiasi colore tramite l’app o il telecomando.
La potenza è di un massimo di 90 W RMS (potenza di picco di 180 W), ovvero più o meno la stessa delle sorelle dotate di subwoofer esterno, a parte la Katana V2 che arriva a 252 W di picco.
I driver sono disposti in modo da coprire tutto lo spazio: infatti, anche se non è una soundbar certificata Dolby Atmos, presenta diffusori in altezza che uniti a quelli in larghezza coprono tutto lo spazio in maniera sorprendente.
Manca il subwoofer esterno, ma sul retro ci sono due diffusori passivi per i toni bassi che sopperiscono sufficientemente, anche se non bisogna esagerare per evitare vibrazioni indesiderate.
Nella confezione troviamo, oltre al telecomando (non illuminato) 1 x adattatore di corrente senza alimentatore esterno, 1 x cavo ottico TOSLINK, 1 x cavo da USB-C a USB-A,2 x staffe per montaggio a parete.
Connettività e software
Un unico sottosistema audio per connettere tutte le vostre fonti? Perché no!
Connettività
La Sound Blaster Katana SE si può connettere in diversi modi: USB, HDMI, cavo Ottico TOSLINK, Aux analogico 3,5mm e Bluetooth.
Se dovete connettere una console come PS4, PS5, Xbox o Switch, e giocate su un TV conviene utilizzare il cavo HDMI tramite il canale HDMI ARC o eARC (che supporta l’audio HD e lossless).
Se invece giocate su una scrivania e avete solo un monitor e non un TV, allora potreste avere difficoltà in questo setup, perché la Sound Blaster SE ha solo un ingresso HDMI e non uscita. Per connettere la console sia alla soundbar che al monitor dovrete dotarvi di uno splitter HDMI o di un duplicatore di segnale.
Meglio andare di USB audio a questo punto, utilizzando la connessione USB-C. Su PlayStation 5 è l’ideale poiché la console è dotata di un’uscita apposita, ma in alternativa basta utilizzare il cavo da USB-A a USB-C incluso, tanto la soundbar ha un alimentazione esterna.
La connessione USB è anche la migliore opzione per connettere il PC, soprattutto se non avete una scheda audio top. In questo modo si utilizzerà la scheda audio interna della soundbar, e conoscendo Creative non c’è da rimanere delusi.
Il bluetooth è da lasciar stare per film, videogiochi e multimedia. Pur avendo uno degli ultimi standard di protocollo BT 5.0, supporta solo il codec SBC, il peggiore, che oltre ad avere un basso bitrate e un campionamento a 16-bit, ha anche una latenza enorme, quindi audio e video saranno sempre asincroni.
Su PC volendo si può usare anche l’ingresso audio analogico, con cui sfrutterete la potenza della scheda audio, ideale se avete a bordo schede audio discrete come la Sound Blaster AE-9, ma anche la Sound Blaster Z-SE e le precedenti.
Se volete collegare console più vecchie come PS2, PS3, PS4 e lettori DVD, potete usare anche il cavo ottico, consapevoli però che non veicola audio HD come il Dolby Atmos, ma anche il DTS-HD MA. Ovviamente è possibile collegarla con il cavo ottico anche alla Sound Blaster X5 che abbiamo recensito lo scorso inverno.
Software
Il software è quello già collaudato di Creative, potente e sfaccettato, che permette di fare un sacco di cose e regolare ogni aspetto dell’audio. Come avevamo già constatato in diverse altre occasioni, grazie alla Creative App disponibile sia su PC che su smartphone potremo attivare diverse funzioni come CrystalVoice, Scout Mode, Acoustic Engine e SXFI.
Un mixer permette di regolare i canali, modificare bassi e alti, e creare i nostri profili di equalizzazione o di scegliere tra quelli già preimpostati dai tecnici Creative per musica, film o gaming.
Proprio per il gaming, troviamo diversi profili per generi già preimpostati come FPS, RPG o Racing, ma anche per diversi giochi come Overwatch, Doom Eternal, Cyberpunk 2077, Death Stranding o Apex Legends.
Se non siete dotati di PC per regolare tutte le impostazioni, no problem. Si può fare tutto da smartphone allo stesso modo anche quando la soundbar è connessa via USB o HDMI alle console.
Le possibilità di personalizzare e ottimizzare l’audio in base alle vostre preferenze è molto ampia e attivando il surround dell’Acoustic Engine non si rimpiange troppo l’assenza del Dolby Atmos, grazie anche al decoder Dolby integrato.
In ogni caso, per soundbar di queste dimensioni e wattaggio, aver il fregio del Dolby Atmos è più un fregio che incide sul prezzo più che sul risultato sonoro. Peccato però non essere riusciti a includerlo, ora che anche PS5 lo supporta ufficialmente.
Prestazioni audio, resa sonora, musica, multimedia e gaming
Sound Blaster Katana SE è una soundbar All in One bi-amplificata. Questo sistema di doppia amplificazione prevede che ciascuno dei 4 driver alloggiati all’interno della soundbar venga alimentato individualmente da due amplificatori stereo controllati da DSP.
Ciò consente alla soundbar monopezzo di fornire un audio privo di distorsioni con chiarezza e volume abbastanza alto anche senza un subwoofer.
Il design degli amplificatori bi-amplificati è controllato dal DSP multicore proprietario. Ciò significa che ciascuno dei driver e dei tweeter mid-range è pilotato individualmente, consentendole di offrire una riproduzione del suono forte e di grande impatto a ogni frequenza.
Parliamo quindi di una soundbar che si adatta a ogni esigenza ed è adatta a spazi compatti. Naturalmente ci saranno opzioni migliori e più adatte (ma anche più costose) se vi serve da abbinare a un 55″ pollici o più per un grande solone, ma per una postazione desktop gaming o una piccola saletta cinema-gaming compatta va benissimo.
Gli alti sono precisi e i bassi profondi (se non si esagera). Suona meglio di una soundbar con subwoofer esterno? Ovviamente no, ma per chi non vuole fili in mezzo e ha poco spazio è una scelta vincente.
Nei film e nelle serie che supportano il Dolby Atmos i suoni delle esplosioni sono potenti e ben distribuiti nello spazio, mentre i dialoghi sono sempre chiari e precisi. L’ideale se avete diversi servizi streaming come Netflix, Prime Video o Disney+, e volete fruirne dalla vostra postazione senza trasferirvi in salotto.
Il decoder Dolby permette di avere un’ampia escursione di volume, per esempio nelle esplosioni, per fornire una potenza RMS di picco più forte di quella garantita nel tempo.
Per quanto riguarda il gaming, i quattro driver e il software agiscono congiuntamente per garantire un’esperienza coinvolgente e di spessore. In Call of Duty Modern Warfare 2 e Vanguard abbiamo percepito di essere al centro del campo di battaglia, così come in Battlefield 1, Battlefield 2042 e Overwatch 2.
Non si rimpiange un sistema audio 5.1 discreto e sembra veramente che i suoni vengano dai lati o dall’alto, anche se la soundbar è compatta e davanti a noi. Lo stesso si percepisce con racing come Gran Turismo 7 e Forza Motorsport, dove specialmente con la visuale cockpit si ha la percezione di stare dentro l’auto e i suono delle vibrazioni vengono rimbalzati sul tettuccio e vengono anche dal terreno.
C’è anche un microfono integrato che funziona abbastanza bene – gli interlocutori in call di lavoro e nelle sessioni gaming di chat vocale ci hanno compreso senza problemi e la riduzione del rumore di fondo è efficace. Volendo, è possibile collegare comodamente cuffie con microfono di qualità superiore tramite l’uscita sul pannello frontale.
Tramite il software possiamo impostare la qualità dell’audio fino a una qualità di 96 KHz e 24-bit, ovvero la stessa massima della Sound Blaster Z che abbiamo nel PC di test.
L’illuminazione RGB dà inoltre quel tocco di brio e tamarragine che a molti piace. Sicuramente è a gusti: io personalmente la tengo sempre spenta perché mi distrae e stanca la vista, ma molti la pensano diversamente, tenendo le loro build sulla scrivania che non hanno niente da invidiare a Times Square di notte.
Le luci cambiano in base a ciò che accade sullo schermo e anche a tempo di musica. Peccato non poterla sincronizzare ad altre periferiche e componenti del PC.
Conclusioni e voto
In definitiva, la Sound Blaster Katana SE ci ha piacevolmente colpito per duttilità, resa sonora, connettività e qualità costruttiva. Ideale per chi ha spazi ridotti e non vuole giocare con le cuffie e potenziare i classici altoparlanti integrati nello schermo o due piccoli satelliti. L’upgrade è tangibile.
Certamente non è la migliore soundbar sul mercato e anche se rimanete in Creative potete trovare opzioni più soddisfacenti sia rimanendo nelle linea Katana che andando nella Stage, che però è più orientata ai film che al gaming.
Il prezzo è di €329,99, ma è facile trovarla in sconto nei periodici saldi aziendali, e a breve sicuramente potrete comprarla a meno durante il Black Friday. Il prezzo non è basso, ma nemmeno troppo alto.
Sicuramente costa di più di una soundbar di basso profilo da centro commerciale, ma difficilmente troverete un altro concentrato di potenza e feature in un volume così compatto.
La qualità dell’audio e di costruzione dei prodotti Creative è poi una garanzia, io stesso ho in casa schede audio e altoparlanti dell’azienda da vent’anni, e funzionano ancora al meglio anche se utilizzati giorno dopo giorno.
C’è di meglio? Sicuramente sì, ma andiamo anche oltre di prezzo e di dimensioni. Ad esempio la Sonos Ray costa uguale ma ha meno ingressi e manca di RGB e dell’ottimizzazione software di Creative, che è impareggiabile.
Compatta ma potente
Connettività polivalente con tutte le piattaforme gaming e multimediali
Audio spaziale e software ricco di funzionalità
Telecomando e accessori inclusi che aumentano il valore
RGB, microfono e uscita cuffie
4 driver, diffusori in altezza e bi-amplificazione tramite DSP
Manca il supporto al Dolby Atmos
Audio Bluetooth di scarsa qualità e ad alta latenza